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Quando il capo ha la metà dei tuoi anni
Conflitti generazionali, visioni strategiche inconciliabili e derive manageriali: In Good Company del regista americano Paul Weitz mette a fuoco alcuni temi caldi nel processo di riassetto delle organizzazioni sotto la spinta della globalizzazione.

Il mondo in una stanza
Premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes, Entre les murs di Laurent Cantet si interroga su cosa significhi “fare scuola” nel mondo contemporaneo ed elabora alcune idee sui temi della formazione, della motivazione e dell’organizzazione che anche il mondo delle imprese dovrebbe tenere in debita considerazione.

Radiografia di un fallimento
Tratto dal libro di David Peace, Il maledetto United di Tom Hooper racconta i 44 giorni di Brian Clough sulla panchina del Leeds United nel 1974: un caso esemplare di sconfitta motivazionale e organizzativa nonostante l’indubbio talento tanto del coach quanto della squadra.

Il fascino discreto della borghesia
Il nuovo film di Luca Guadagnino, Io sono l’amore, mette in scena una grande famiglia imprenditoriale milanese alle prese con il problema della successione e del passaggio generazionale. Ne emerge una rappresentazione della borghesia contemporanea forse discutibile ma di indubbio interesse sociale e culturale.

Il mercato, il codice e la tribù
Scorsese traccia un quadro a fosche tinte delle origini della società americana, ma offre anche spunti di grande suggestione per capire il funzionamento delle organizzazioni e le modalità di svolgimento del conflitto all’interno di un contesto storicamente determinato.

L’organizzazione fra ideologia e tecnologia
Magdalene di Peter Mullan, Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, mette in scena in modo quasi paradigmatico i meccanismi organizzativi di un’istituzione totale. E mostra con limpida chiarezza come spesso siano le tecnologie (e non le ideologie) a imporre il cambiamento di un modello organizzativo.

Il tesoro e il segreto
Ci sono merci che valgono più del denaro depositato nel caveau di una banca. Sono le informazioni. Ma per impossessarsene non basta una rapina. Servono una tattica e una strategia. O una tattica che sappia dissimulare il vero obiettivo strategico dell’azione. Questo, almeno, ci dice Inside Man, l’ultimo film del regista afro-americano Spike Lee.

Margin Call. Loro, i soldi non li perdono mai
Lucido e intransigente, Margin Call di J.C. Chandor analizza i meccanismi economico-finanziari che hanno generato la grande crisi. E lo fa senza guardare in faccia nessuno, additando caso per caso le omissioni e le responsabilità. Un film duro, informato, per molti versi necessario.

Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet. Talento e presunzione
Un ragazzino di 10 anni che vive in uno sperduto ranch del Montana ha un talento non comune per la fisica e la cartografia, ma è anche di una presunzione senza pari. Raccontando il suo viaggio da una parte all’altra degli States il regista Jean-Pierre Jeunet si (e ci) interroga sul rapporto che il genio intrattiene col mondo che lo circonda, e su come il mondo può e deve accorgersi del genio.

Uova di struzzo a caramelle di cicoria: splendori e miserie dell'azienda familiare all'italiana
I panni sporchi di Mario Monicelli Int: Michele Placido e Mariangela Melato Italia, 1999 Baci e abbracci di Paolo Virzì Int: Francesco Paolantoni e eEdoardo Gabriellini Italia, 1999 Non capita spesso di incontrare un film che sappia raccontare l’Italia di oggi con la precisione e la lucidità di cui dà prova I panni sporchi di Mario Monicelli. Il vecchio maestro del cinema italiano (84 anni, ...