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Il gioiellino. Splendori e miserie della finanza creativa
Attraverso la ricostruzione romanzata del crac Parmalat, il film di Andrea Molaioli Il gioiellino pone alcuni scottanti interrogativi sul rapporto fra etica e imprenditoria e sulle derive patologiche di alcune strategie di “finanza creativa”.
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Greed is good?
Gordon Gekko è tornato. A ventitrè anni di distanza da Wall Street, Oliver Stone torna a raccontare il mondo della finanza in un crudo affresco del capitalismo nei giorni più bui della crisi dell’economia globale: è Wall Street - Il denaro non dorme mai.
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La mozzarella e il gorgonzola
Un film campione di incassi – Benvenuti al Sud , di Luca Miniero – offre più di uno spunto per ragionare sulla forza dello stereotipo e del pregiudizio nei nostri processi di relazione con contesti culturali diversi da quello da cui proveniamo.
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Chef. L’uomo che sussurrava alle verdure
La qualità non basta. Bisogna anche saperla comunicare. Attraverso una vicenda esemplare ambientata nel mondo della haute cuisine, Chef di Daniel Cohen mette a fuoco alcuni dei temi centrali nel dibattito sulle industrie creative contemporanee. A cominciare dall’interrogativo su come conciliare la creatività individuale con l’inevitabile standardizzazione imposta dalla dimensione industriale.
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L’occhio del talent scout
Ambientato nei giorni in cui esplode in Italia lo scandalo di Calciopoli, Piede di Dio di Luigi Sardiello mette in scena nel mondo del calcio pre-professionistico una suggestiva parabola sul talento, sulla crescita e sul rapporto fra tecnica, passione e professionalità.
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Big Eyes. Marketing, creatività e menzogna
Ispirandosi alla storia vera di Margaret Keane, il nuovo film di Tim Burton ( Edward mani-di-forbice , La fabbrica di cioccolato ) racconta la caduta della distinzione fra arte e merce e si interroga sul valore “creativo” e sulle implicazioni etiche del marketing. Strategia del desiderio o tattica della falsificazione?
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Management e santità
Cuore sacro di Ferzan Ozpetek mette in scena la paradossale vicenda di una manager di successo che rinuncia a tutto quello che ha per dedicarsi al volontariato e alla carità. Ma proprio la radicalità della rinuncia mette in rilievo – forse anche a dispetto delle intenzioni del regista – il ruolo e la necessità dell’organizzazione.
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I piccioni, la matematica e l’economia
Osservava le stelle, studiava i piccioni. Cercava di formulare leggi universali a partire dall’osservazione di comportamenti particolari. Matematico insigne, nel 1994 l’americano John Forbes Nash ha vinto il premio Nobel per l’economia. E ora il film A Beautiful Mind racconta il suo metodo, la sua storia e la sua vita.
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Capitani coraggiosi
Due modelli di leadership a confronto (e in conflitto) in un film americano che racconta – dal punto di vista dei russi – un episodio reale (e misconosciuto) della guerra fredda nei primi anni sessanta.
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Io sono Li. Ma noi siamo qui?
In un bar di Chioggia si captano fremiti d’amore fra la barista cinese e un vecchio pescatore di origini polesane. Celebrato come il film sorpresa della scorsa stagione, Io sono Li di Andrea Segre mette a fuoco con delicatezza di toni la crisi identitaria che si può generare in soggetti coinvolti in processi di rapida transizione verso società multiculturali.