China Watching
La grande corsa al vaccino che la Cina vuole vincere
È più di un mese che la Repubblica popolare non registra nuovi casi di Covid-19 trasmessi localmente[1]; scuole e università sono riprese e, se dimentichiamo le misure restrittive di ingresso nel Paese e il controllo digitale delle catene dei contatti[2], tutto sembra essere tornato all’epoca pre pandemia. L’economia cinese è stata la prima a tirare un sospiro di sollievo e il «Partito comunista per il popolo cinese, colpito dalla tempesta, si è dimostrato la spina dorsale più affidabile» ha dichiarato lo stesso presidente Xi Jinping quando, lo scorso 8 settembre, ha premiato gli eroi ...
Pinduoduo: il nuovo gigante cinese dell’e-commerce
Colin Huang non è un nome noto fuori dalla Cina. Eppure è l'uomo che assieme a Jack Ma di Alibaba e a Pony Ma di Tencent (e quindi WeChat) si contende il podio dei milionari della Repubblica popolare. Classe 1980, nasce in una famiglia operaia e cresce nei sobborghi di Hangzhou, città della Cina orientale da dove viene anche Jack Ma e dove risiedono i quartieri generali di Alibaba. L'azienda che ha creato nel 2015, Pinduoduo, in appena cinque anni è stata valutata più di un gigante petrolifero come la Shell. Si tratta di una piattaforma di e-commerce che fa concorrenza diretta ad Alibaba ...
La solitudine dell’OMS
«Praticamente ci danno le informazioni un quarto d’ora prima di mandale in onda sulla CCTV», l’emittente di Stato cinese. Così Gauden Galea, rappresentante dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) a Pechino. Le sue parole descrivono bene la frustrazione con cui, agli inizi di gennaio, l’agenzia ONU approcciava la Cina e cercava di raccapezzarsi con i pochi dati disponibili sul nuovo coronavirus, quello che a oggi è arrivato a infettare quasi 12 milioni di persone in tutto il mondo provocando oltre 550 mila morti. Questa dichiarazione fa parte di una ricostruzione dell’agenzia ...
Il pugno di ferro di Pechino
Con un minuto di silenzio e due mesi di ritardo, è cominciata la lianghui, letteralmente «la doppia assemblea». Si tratta dell’appuntamento politico più importante della Repubblica popolare cinese: quasi cinquemila rappresentati governativi arrivano da tutta la Cina per «discutere» e ratificare budget e leggi per il prossimo anno. Un appuntamento che si rinnova ogni marzo ma che quest’anno, a causa della pandemia, è stato posticipato. I membri dell’Assemblea nazionale del popolo, ovvero ciò che più somiglia al nostro parlamento, indossano tutti la mascherina. Solo la prima fila ...
La difficile fase 2 della Cina
Per Pechino annunciare la data per l'unico appuntamento annuale del Congresso nazionale del Popolo significa affermare che l'epidemia è sotto controllo. E così quando dopo due mesi e mezzo di ritardo è stata ufficializzata al 22 maggio, per molti è stata la conferma di un ritorno alla normalità. Infatti si è ricominciato a prendere i mezzi pubblici e a spostarsi per il Paese, a patto che il codice sanitario dei potenziali viaggiatori – assegnato da un complesso algoritmo che incrocia storia medica, spostamenti e incontri di ogni singolo cittadino – sia verde. Un sistema che viaggia su ...
La diplomazia delle mascherine
La chiamano già la «diplomazia delle mascherine»[1]. Commerciare dispositivi sanitari ai tempi della Covid-19 è altamente remunerativo e la Cina sta riconvertendo l’economia. In un mese è passata da 20 a 116 milioni di mascherine al giorno. E ancora non bastano. Al nuovo business partecipano sia le aziende di Stato sia che le piccole fabbriche, incentivate da sussidi come riduzione delle tasse, prestiti senza interessi e vie preferenziali per ottenere i documenti e nulla osta necessari. Risultato? Sinopec, che potremmo definire una multinazionale di Stato nel campo della pertrolchimica, ...
Il modello di internazionalizzazione cinese. Il caso ChemChina-Pirelli
Nonostante un rallentamento degli investimenti diretti negli ultimi due anni, le attività cinesi di espansione internazionale continueranno a ritmo spedito[1] sia per l’attivismo dei grandi gruppi cinesi (spesso statali), sia per l’effetto del piano super ambizioso rinominato BRI-Belt and Road Initiative (o «Nuova via della seta»). Questa avanzata viene spesso percepita dalle imprese straniere e dai loro manager come un vero e proprio attacco al proprio sistema economico. A tal proposito, è giusto chiedersi se questo rappresenti solo una minaccia o esistano anche delle opportunità. Il ...
Le conseguenze economiche del coronavirus
«Se la Cina starnutisce, l’economia globale si raffredda», si diceva ai tempi di Napoleone. E ora, di fronte a un’epidemia che la Repubblica popolare cinese sta cercando di combattere limitando al massimo gli spostamenti di 1,4 miliardi di persone, il mondo intero è con il fiato sospeso. I numeri di contagi e decessi hanno superato quelli dei nove mesi che tra il 2002 e il 2003 sconvolsero l’Asia orientale con l’epidemia di Sars (1). Si cerca di fare paragoni, ma allora la Cina era appena entrata nel WTO, oggi è la seconda economia del mondo, ovvero vale un sesto del PIL globale. Da ...
Coronavirus: quello che Pechino non racconta
Quasi tremila contagi in 16 Paesi e oltre 80 decessi (1). 16 città in quarantena, per un totale di circa 56 milioni di persone bloccate (poco meno del totale della popolazione italiana per dare un’idea). Da Wuhan lamentano supermercati vuoti (2), prezzi al dettaglio triplicati, mascherine e disinfettanti ormai introvabili, ospedali affollatissimi (3), letti e personale medico carente. E mentre la tv di Stato santifica la figura di Liang Wudong, medico in pensione richiamato per affrontare l'emergenza, contagiato dal virus e deceduto «sul campo», i social sono pieni di video di cittadini in ...
Sorveglianza digitale
Le tecnologie della sorveglianza diventeranno un mercato del valore di 62 miliardi di dollari già nel 2023 (1) e sembrerebbe proprio che anche questo campo sarà dominato dalla Cina. Otto delle dieci città più sorvegliate al mondo sono nella Repubblica popolare (2) dove il riconoscimento facciale si usa già in molte delle stazioni ferroviarie, nelle banche, negli aeroporti, in alcuni edifici scolastici, in molti hotel e nelle metropolitane. Non solo. Da questo mese chiunque voglia acquisire una sim card dovrà obbligatoriamente sottoporsi alla scansione del suo volto (3). È il risultato di ...