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La Cina e lo yuan. È vera svolta?
Il piano quinquennale cinese 2016-20 potrebbe segnare il passaggio verso un nuovo modello di crescita, centrato su consumi interni e investimenti diretti all’estero. La politica del renminbi giocherà un ruolo centrale
Credito cooperativo: i perché della riforma
Le banche di credito cooperativo detengono il 7,7 per cento della raccolta diretta in Italia. La riforma varata dal governo mira a risolvere i temi degli assetti di governance e qualità del credito.
Cercando la produttività
Fra le cause della bassa crescita economica italiana, la più citata è senza dubbio la scarsa produttività del nostro paese. A essa viene attribuita la bassa crescita, la bassa occupazione, i bassi salari e la bassa competitività del paese. Ce n’è abbastanza per cercare di capire cosa sia e come si misura la produttività, visto che è la causa di tutti i nostri mali.
Le banche centrali hanno perso le bussole
Alla crescita economica e alla stabilità dei mercati finanziari farebbe un gran bene il ritorno alle regole monetarie, ma finora Washington e Pechino, sedi delle più importanti banche centrali del mondo, continuano a essere prive di stabili bussole monetarie. La banca centrale americana (FED) dovrebbe ripristinare una regola di condotta, qualunque sia il livello dei tassi di interesse da adottare, ...
Quando il vincitore si prende tutto
In passato – per intenderci, negli anni del boom economico del secondo dopoguerra – chi aveva un lavoro sicuro poteva dormire sonni tranquilli e condurre una vita serena godendosi un tenore di vita medio. Naturalmente, chi faceva l’operaio guadagnava meno di chi faceva l’impiegato. E chi faceva l’impiegato a sua volta guadagnava meno di chi faceva il dirigente. Gli operai però erano in ...
La debancarizzazione proseguirà
Da qualche anno l’Italia sembra avviata a un processo di debancarizzazione, che vedrà il rapporto fra intermediazione bancaria e intermediazione finanziaria totale scendere progressivamente, avvicinandosi sempre più alla media dei paesi europei. Il volume dei prestiti concessi alle famiglie e alle imprese non finanziarie in essere presso il nostro sistema bancario è quindi destinato a scendere. ...
Europa divisa: un lusso che non ci possiamo più permettere
L’articolo è una versione abbreviata e rivista del mio intervento alla XI Lezione Mario Arcelli, tenutasi a Piacenza il 2 marzo 2015. Il ritorno in auge della crisi greca nei primi mesi del 2015 ha riportato tutti di colpo al 2010-11 quando venne fuori che i conti di Atene erano fuori controllo. Di più: siccome il problema Grecia non è davvero solo greco ma chiama in causa i meccanismi di ...
Una rottamazione avventata
Per vari motivi di metodo e di merito reputo il decreto banche popolari discutibile e dannoso. Nel metodo è mancata una seria discussione su pregi e difetti delle dieci maggiori popolari. La scelta di forzarne la trasformazione in SpA per decreto – per di più con la ‘fiducia’ – è stata improvvida. In primis, è stato mistificatorio accampare l’urgenza di un provvedimento ove neanche i ...
Stagnazione secolare e politica fiscale
Se la crescita economica nei paesi avanzati è davvero scesa in modo duraturo, siamo tutti più poveri di quanto pensassimo e diventa necessario ridurre la spesa pubblica per evitare gli errori del passato. Insistere con un nuovo stimolo fiscale comporta il rischio di una crisi del debito, che ridurrebbe ulteriormente la crescita.
Popolari: la lunga strada della riforma
Nello scorso gennaio il governo è intervenuto in modo deciso e inusuale sul mondo delle banche popolari, con un decreto che impone a quelle con oltre 8 miliardi di euro di attivo totale di trasformarsi in società per azioni e dunque di abbandonare la loro originale struttura cooperativa, basata in primo luogo sul voto capitario, dunque sulla parità fra soci indipendentemente dal numero di azioni ...