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Donne ed energia motori di sviluppo
Le donne africane rappresentano oltre il 50 per cento della popolazione africana ma contribuiscono a generare solo il 33 per cento del PIL collettivo del continente. Questo perché sono impiegate per lo più nel settore informale, in lavori a basso reddito e con pochissime tutele e speranze di crescita professionale. In Africa, circa 600 milioni di persone attualmente sono prive di accesso all’energia ...
Lavorare meno e guadagnare di più: un’utopia?
Il mondo del lavoro è attraversato, non solo in Italia, da trasformazioni e cambiamenti evidenti – lo sviluppo del lavoro da remoto, l’ondata di licenziamenti che ha interessato diverse professioni, la carenza di manodopera in alcuni settori – e da alcuni pressanti richieste, come l’introduzione di un salario minimo garantito e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio. ...
Saper ascoltare il silenzio: cosa ci dice la great resignation
Da che cosa fuggono i quasi 4 milioni di lavoratori che negli Stati Uniti, a partire dal mese di luglio 2021, hanno deciso di lasciare il proprio lavoro? Da situazioni di disagio, da ambienti di lavoro tossici, da orari di lavoro folli, da condizioni di burnout , ovvero di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale. È come se la pandemia avesse mostrato che quei lavori considerati come desiderabili ...
Perché sarebbe utile tornare a leggere Marx
Una delle novità del neoliberismo è la possibilità di una accumulazione capitalistica che segmenti e divida il mondo del lavoro, anziché renderlo omogeneo. Una sua riunificazione, che sfoci in una presa di coscienza collettiva da parte di lavoratori per dar vita a lotte comuni per la difesa dei propri diritti, è tuttavia estremamente complicata. Per superare la crisi in corso occorre un nuovo ...
La domanda aggregata è il problema italiano
Fra il 1992 e il 2018 l’economia italiana ha registrato una preoccupante rallentamento della crescita della domanda aggregata, dovuto soprattutto alla significativa contrazione dei consumi privati e pubblici. Nello stesso periodo l’Italia#è tra i Paesi europei che si sono impegnati maggiormente nel ridurre la protezione del lavoro precario, facendo registrare un aumento esponenziale dei lavoratori ...
La forza dell’esempio del sistema manifatturiero italiano
Nel corso del 2020-2021, il sistema produttivo italiano, grazie al dinamismo di singole imprese o tramite la creazione di network, si è rivelato resiliente e in grado di recuperare velocemente i cali di produzione sofferti nel periodo iniziale della pandemia. Nei mesi di lockdown diverse imprese hanno dato avvio a nuove linee di prodotto (dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici, ...
La reazione allo shock all’insegna del cambiamento
Durante la prima fase dell’emergenza sanitaria (9 marzo-4 maggio 2020) la chiusura delle attività economiche determinò effetti di blocco operativo soprattutto per le imprese italiane di minori dimensioni, che nel nostro Paese rappresentano quote elevate in termini di occupazione e di risultati economici del sistema produttivo. Oltre il 70 per cento delle imprese (il 73,7 per cento in termini di ...
L’economia delle piattaforme e i paradossi del lavoro digitale
Molte delle virtù di cui le piattaforme digitali si fregiano – come la sostituzione del lavoro umano, la formalizzazione di economie informali, la definizione di forme flessibili e autonome di impiego o la democratizzazione del mercato e dell’impresa – non trovano riscontro nelle evidenze empiriche, ma anzi si intravedono tendenze di senso opposto. Per quanto l’economia di piattaforma appaia ...
Automazione e lavoro, istruzioni per l’uso
Contro la minaccia della disoccupazione tecnologica, la strategia migliore è fornire ai lavoratori gli strumenti per restare sul mercato
La parola d’ordine è governare i flussi
In Italia la forza lavoro straniera è arrivata oggi ad annoverare 2,8 milioni di persone, pari a circa l’11 per cento del totale. La popolazione immigrata presenta sia tassi di occupazione sia tassi di disoccupazione superiori a quelli della popolazione nativa. L’accesso al mercato del lavoro dei migranti umanitari arrivati negli ultimi anni appare più critico, sia per ragioni di tipo normativo ...