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Profeta
Paola Profeta

Sul lavoro per le donne è ancora dura

  Come ogni anno, il report di McKinsey Women in the Workplace, basato sui dati di 222 grandi imprese americane e su questionari somministrati a 70.000 lavoratori, fornisce informazioni molto utili per analizzare i divari di genere nelle carriere lavorative. Purtroppo le notizie non sono buone. La parità tra uomini e donne è ancora lontana. Le differenze nascono subito e si accentuano durante la carriera: la probabilità per le donne di essere promosse ai livelli manageriali più importanti è la metà di quella degli uomini. Il report documenta un aspetto interessante: tanti lavoratori non ...

Fattore
Giovanni Fattore

Dirigenti statali italiani: vecchi e strapagati

Il nuovo rapporto dell’OCSE Government at a Glance 2017 permette di cogliere le tendenze internazionali sul settore pubblico e confrontare l’Italia ai restanti membri del club dei paesi più industrializzati del mondo. Il dato che mi ha colpito di più, a dire il vero comunque noto da tempo, riguarda l’alta dirigenza dello Stato centrale. È la più anziana di tutte con il 45 per cento dei dipendenti con più di 55 anni (la media OCSE è il 25 per cento) e solo il 2 per cento con meno di 35 anni (media OCSE pari al 19). Non è uno scherzo o un errore: in ministeri e agenzie centrali dello ...

cosimo accoto
Cosimo Accoto

Più AI più produttività

Crescita economica mondiale sempre più guidata, in prospettiva, dall’introduzione e dall’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) nelle industrie e nei mercati. Questa l’indicazione strategica che emerge dal nuovo report di Accenture How AI Boosts Industry Profits and Innovation. Un’AI chiamata a rilanciare la profittabilità del business in una situazione di generale e prolungata stagnazione (quando non decrescita) economica. Attraverso l’analisi di dodici paesi e di sedici settori industriali, il report individua nell’intelligenza artificiale il potenziale nuovo fattore per ...

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05/07/2017 Alessandra Del Boca

Lavoro a tempo determinato

un’Italia alla tedesca

Il lavoro a tempo determinato è la principale forma di lavoro atipico, un tipo di contratto alle dipendenze che prevede una scadenza: l’utilizzo di questo strumento risponde alle esigenze di flessibilità delle aziende e consente di aumentare la produttività e far fronte alle fluttuanti richieste del mercato, migliorando l’efficienza organizzativa e riducendo i costi fissi e amministrativi. Il lavoro temporaneo nelle sue varie declinazioni istituzionali è presente in misure molto diverse nei vari paesi europei, con differenze che vanno dall’1,4 per cento della Romania al 27,5 per cento ...

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Industria tedesca: crollo o rimbalzo?

Un calo della produzione tedesca del 3 per cento su base mensile nel dicembre 2016: è il dato pubblicato oggi dal Destis, l’istituto nazionale di statistica tedesco. Il calo, che ha colto di sorpresa gli analisti (era stata prevista una crescita dello 0,3 per cento), è stato particolarmente marcato nel settore manifatturiero (-3,4 per cento, con un -5,4 per cento nel comparto dei beni di investimento) e in quello delle costruzioni (-1,7 per cento), mentre la produzione di energia è diminuita dello 0,9 per cento. Contemporanemente, il Destis ha rivisto leggermente al rialzo le stime relative ...

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Elio Borgonovi

La questione meridionale in sanità

Periodicamente e con sequenze sempre più frequenti escono classifiche sui sistemi sanitari che, di volta in volta, pongono l’Italia tra i migliori o in posizioni arretrate. Per orientarsi nel dedalo creato dalle diverse informazioni, l’annuale rapporto di OCSE, Health at a Glance, consente analisi e valutazioni che hanno il pregio della continuità nel tempo e della uniformità della struttura. Ogni anno infatti il rapporto è articolato negli stessi capitoli che vanno dall’impatto del mercato del lavoro sulla salute alla analisi dello stato di salute per finire con l’analisi della spesa. ...

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Francesco Saviozzi

Sharing: l'ora del B2B

Se c’è una lezione che aziende come Airbnb o BlablaCar ci hanno insegnato è che condividere è più remunerativo che vendere, segnando un passaggio epocale: dall’economia della produzione di prodotti e servizi a quella dell’intermediazione di mercati della condivisione (di appartamenti, macchine, lavoro, ecc.). Aziende che sono in grado di operare con minimi investimenti in capitale fisso, sfruttando il digitale per far scalare le attività collaborative a livello globale a costi marginali pressoché nulli. Se i protagonisti della sharing economy sono oggi start-up con pochi anni (o talvolta ...

Istruzione
Lucia Dalla Pellegrina

È sempre emergenza istruzione

Il rapporto 2016 dell’UNESCO Education for People and Planet: Creating Sustainable Futures for All offre un interessante quadro delle numerose sfide sociali, economiche e ambientali che l’economia globale dovrà affrontare nei prossimi quindici anni al fine di conseguire gli obiettivi fissati dal World Education Forum tenutosi a Incheon (Repubblica di Corea) nel maggio 2015. Nel rapporto UNESCO, primariamente incentrato sull’interesse a diffondere l’istruzione in un’ottica di sviluppo sostenibile, viene anzitutto sottolineata la necessità di adottare nuovi approcci educativi con lo ...

Emilia Merlotti
Emilia Merlotti

L'auditor come value creator

La possibilità di sopravvivenza di qualsiasi essere vivente in natura è direttamente correlata alla sua capacità di evolvere e di rispondere alle esigenze dell’ambiente nel quale si trova a vivere. Lo stesso principio può essere applicato sia alle entità aziendali nel loro complesso sia alle singole funzioni che le compongono. Sulla base di questo presupposto si sviluppa la 2016 Deloitte’s Global Chief Audit Executive Survey, che ha coinvolto più di 1200 responsabili della funzione internal audit in 29 paesi di tutto il mondo, in 8 industry differenti, con la finalità di identificare ...

Profeta
Paola Profeta

Finanza: femminile solo a parole

Il recente rapporto Women in Financial Services di Oliver Wyman riporta l’attenzione su un fenomeno che conosciamo bene: la scarsa presenza di donne nelle istituzioni finanziarie. Nonostante i progressi degli ultimi anni, raggiunti soprattutto grazie all’introduzione di leggi che impongono in vari paesi, Italia compresa, quote di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate, le donne in posizioni decisionali nella finanza restano poche: nelle 381 istituzioni finanziarie analizzate nel rapporto, che copre 32 paesi, le donne rappresentano nel 2016 il 20 per cento nei consigli ...