Interventi & Interviste

ICT uomini
Redazione

ICT per soli uomini

Mentre espressioni quali digital transformation e industry 4.0 stanno diventando vere e proprie buzzwords, una questione spesso lasciata ai margini del dibattito è quella di quanti siano (e di chi siano) i professionisti dell’Information and Communication Technology. Stando a un recente articolo di Eurostat, nel 2015 ben 8 milioni di persone risultavano lavorare nel settore nell’Unione Europea a 28, rappresentando ben il 3,5 per cento del totale degli occupati; di questi, 558.300 in Italia, dove pure il comparto ICT ha un peso inferiore a livello occupazionale (2,5 per cento del totale, comunque ...

Magda Antonioli
Magda Antonioli

Turisti non per caso in Italia

I primi segnali che ci arrivano dal mercato sulla stagione turistica in Italia indicano come l’estate appena trascorsa abbia dato ottimi segnali di ripresa. Anche le stime che ci giungono dall’ISTAT sull’andamento dei flussi stranieri in Italia nei primi quattro mesi del 2016 sembrano confermarlo: +5,1 per cento sugli arrivi e, nonostante una permanenza media in leggero calo, +3,3 per cento anche sulle presenze internazionali, che vanno ad allungare la striscia di risultati positivi e confermano un trend di crescita del settore che, dopo essere stato colpito dalla crisi, dura ormai ininterrotto ...

Produttività
Enrico Zaninotto

Troppo vecchi per essere produttivi?

Un intervento pubblicato dal blog del Fondo Monetario Internazionale e firmato da  Shekhar Aiyar, Christin Ebeke e Xiaobo Shao presenta i risultati di uno studio sugli effetti dell’invecchiamento della forza lavoro sulla produttività del lavoro. Gli effetti negativi si manifestano soprattutto attraverso la componente della produttività totale dei fattori (TFP), dovuta al progresso tecnico e alla crescita del capitale umano. Si stima che se nell’area dell’euro si sterilizzasse l’invecchiamento della popolazione si avrebbe un aumento dell’1 per cento all’anno della TFP. La questione ...

Fattore
Giovanni Fattore

PA: accelerare sulla riforma (e non solo)

Finalmente il Consiglio dei Ministri ha approvato alcuni importanti schemi di decreti legislativi per l’attuazione della Riforma Madia sulla PA. Renzi aveva posto la riforma come priorità ed effettivamente la legge con cui il parlamento aveva affidato al governo il compito di riformare la PA era stata approvata in tempi brevi e, per la prima volta, dopo una raccolta sistematica di pareri e suggerimenti. A una partenza bruciante sono però seguiti tempi tecnici per la predisposizione dei decreti nettamente più lunghi del previsto. Ora i quattro decreti dovranno essere esaminati dal Consiglio ...

Daveri_Francesco
Francesco Daveri

Come crescere in un mondo di squilibri

Come ha spiegato il Fondo Monetario Internazionale nell’aggiornamento del World Economic Outlook di metà luglio, il PIL del mondo nel 2016 crescerà del 3,1 per cento. Tale e quale al 2015. Una crescita del 3 per cento è però inferiore di mezzo punto percentuale a quella degli ultimi trent’anni. E vale addirittura un punto percentuale in meno rispetto a quella sperimentata nel 1995-2007, cioè quando l’adozione di Internet e il boom degli emergenti trainavano l’economia mondiale. C'è un modo – si chiedono gli economisti del Fondo Monetario – di rilanciare la crescita economica ...

Andrea Sironi DEF
Andrea Sironi

Il valore di un’esperienza imprenditoriale

Verso #START-UP DAY 2016 Viviamo un periodo di grandi cambiamenti e altrettanta incertezza. Come il caso Brexit ha recentemente dimostrato, la capacità delle istituzioni e dell’intellighentsia in senso lato di influenzare le scelte e i comportamenti degli individui appare quanto mai modesta. I processi decisionali nell’era digitale si trasformano secondo traiettorie ancora da indagare. Basti pensare che per gli americani nella fascia 18-35 anni Facebook è la prima fonte di informazione in campo politico ed economico. Per questi stessi giovani – e per i millennials in particolare – ...

altomonte
Carlo Altomonte

Brexit: il nodo dei negoziati

Nel bene e nel male, il canale attraverso il quale Brexit può impattare l'economia italiana è legato all’incertezza di fondo della questione. Il punto di partenza è la tipologia di scenario negoziale che si andrà delineando nei prossimi mesi. Al momento, è dato per scontato che sia necessario l'avvio di una procedura di uscita del Regno Unito ai sensi dell'art. 50 del Trattato (verosimilmente tra settembre e ottobre), cui solo dopo farà seguito l’inizio del negoziato per la definizione del futuro accordo di associazione Regno Unito – Unione Europea ai sensi dell'art. 310 del Trattato. ...

recyclepic
Fabio Iraldo

Consumo materiali: aziende italiane (quasi) promosse

Stando al recente rapporto More from Less — Material Resource Efficiency in Europe 2015 Overview of Policies, Instruments and Targets in 32 Countries, a cura della Agenzia Europea per l’Ambiente, l’Italia è il paese dell’Unione Europea col più basso uso di risorse materiali pro capite - a livelli paragonabili a quelli della Svizzera - e uno dei paesi col più alto livello di produttività delle risorse (misurata sulla base del rapporto tra PIL e uso delle risorse pro capite). Abbiamo chiesto un commento a Fabio Iraldo, Associate Professor of Management alla Scuola Superiore Sant’Anna ...

Contratti-1
Veronica Vecchi, Erika Avanzi

Contratti: come ti valuto la convenienza

Il nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. 50/2016) all’art. 181 comma 3 introduce per la prima volta l’obbligo per le amministrazioni di condurre valutazioni di convenienza per il ricorso a contratti di Partnership Pubblico Privato (PPP). A livello internazionale, specie in quei paesi dove il PPP rappresenta un modello istituzionalizzato e non un approccio residuale come risposta ai vincoli di finanza pubblica (come è avvenuto finora in Italia), questo tipo di valutazioni è condotto attraverso la metodologia del Value for Money (VfM). Quest’analisi è finalizzata a confrontare modelli di realizzazione ...

Italy_economy
Redazione

Economista e viceministro senza peli sulla lingua

Nel 2015, dopo tre anni di recessione, il PIL italiano è tornato a crescere dello 0,8 per cento - ma come va letto questo dato nel più ampio contesto dell’Eurozona? Che impatto hanno avuto le politiche espansive della BCE di Mario Draghi sul nostro paese? Di fronte ai partner europei, uno dei grandi problemi dell’economia italiana resta senza ombra di dubbio il macigno del debito pubblico. Le iniziative intraprese dal governo Renzi a livello di spending review sono riuscite a incidere effettivamente sul nostro debito? E in che modo vanno a impattare sui consumi privati, che l’anno scorso ...