E&M

2018/2

Stefano Caselli

Da start-up a scale-up: è tempo di cambiare narrativa

Quando si parla di start-up, vi sono alcuni luoghi comuni da sfatare, come l’assenza di denaro, l’elevata mortalità dei progetti, e la limitata dimensione degli investimenti. Al contrario, oggi anche in Europa i fondamentali del mercato (in termini di deal flow e presenza di investitori) sono soddisfatti. Le questioni cruciali da affrontare sono invece il limitato numero di IPO, di unicorn e di scale-up , il fenomeno della mortalità senza clamore, e la fuga dei giovani imprenditori verso hub strutturati. In Italia, il mondo delle start-up si confronta con difficoltà specifiche, quali l’assenza di venture capital investor con caratteristiche d’impresa, la frammentazione delle iniziative e la mancanza di meccanismi fiscali e regolamentari adeguati. Per favorire lo sviluppo di ecosistemi strutturati, è fondamentale incoraggiare una mentalità orientata non solo allo start-up d’impresa, ma anche al successivo scale-up.

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