E&M

2002/6

Daniela Cristofoli Fabrizio Zerbini

Privatizzazioni e corporate governance. Il caso delle imprese pubbliche locali quotate

Questo articolo si propone di esaminare la struttura di corporate governance delle imprese pubbliche locali quotate alla Borsa Italiana. L’esame viene condotto sulla struttura formale, indagando le modalità di costituzione e di funzionamento dei due principali organi di governo, l’assemblea e il consiglio di amministrazione, e verificando l’esistenza di procedure che ne regolamentino il funzionamento. L’obiettivo consiste nel verificare se la struttura di governo offre garanzie adeguate al contemperamento degli interessi delle diverse categorie di azionisti. L’esame della struttura di corporate governance mette in luce come vi sia una sostanziale asimmetria tra i poteri dell’azionista pubblico di controllo e i poteri degli altri azionisti, a causa dell’utilizzo di meccanismi tipo golden share . Tale asimmetria, che trova giustificazione nella volontà dell’ente locale di mantenere l’indirizzo strategico dell’azienda, solleva un problema di coerenza con gli obiettivi perseguiti dalle altre categorie di azionisti. Da un lato, infatti, una struttura di corporate governance più aperta alla contendibilità del controllo favorirebbe i processi di aggregazione, consentendo di superare soglie dimensionali che potrebbero diventare critiche per lo sviluppo delle imprese. Dall’altro, un processo di questo tipo, orientato alla privatizzazione sostanziale, pone alcuni interrogativi in termini di coerenza con gli obiettivi di erogazione efficiente ed efficace dei servizi pubblici.

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