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E&M Podcast

diogene
24/08/2016 Davide Reina

Il bisogno è padre delle invenzioni

A proposito del saper innovare Il proverbio dice una cosa molto semplice: l’innovazione è un’invenzione utile, perché soddisfa dei bisogni generati da problemi concreti. Come tale, è un processo che si fonda sullo spirito di osservazione e sull’esperienza diretta di un problema. L’inventore del trolley, Robert Plath, era un pilota di linea. L’inventore del container (l’innovazione che ha generato il maggiore contributo di valore sul PIL mondiale nella seconda metà del XX secolo), Malcom McLean, era un autotrasportatore. L’inventore dell’ago per iniezioni indolore e fondatore ...

Castelli def
Gianluigi Castelli

L'organizzazione al tempo della digital transformation

L’impatto del digitale sulle imprese è un tema ormai dibattuto da tempo. Se da un lato sono molti gli articoli e i lavori di ricerca sulla creazione di nuovi business e sulla distruzione di altri dovuti alle tecnologie digitali, dall’altro poco è stato scritto finora sugli impatti organizzativi e operativi. Il recente articolo pubblicato da MIT Sloan Management Review, «Aligning the Organization for Its Digital Future», fondato su una ricerca svolta nell’autunno del 2015 che ha coinvolto più di 3700 intervistati provenienti da 131 paesi diversi e rappresentanti 27 differenti tipologie ...

Fattore
Giovanni Fattore

PA: accelerare sulla riforma (e non solo)

Finalmente il Consiglio dei Ministri ha approvato alcuni importanti schemi di decreti legislativi per l’attuazione della Riforma Madia sulla PA. Renzi aveva posto la riforma come priorità ed effettivamente la legge con cui il parlamento aveva affidato al governo il compito di riformare la PA era stata approvata in tempi brevi e, per la prima volta, dopo una raccolta sistematica di pareri e suggerimenti. A una partenza bruciante sono però seguiti tempi tecnici per la predisposizione dei decreti nettamente più lunghi del previsto. Ora i quattro decreti dovranno essere esaminati dal Consiglio ...

diogene
03/08/2016 Davide Reina

Jack of all trades, master of none

A proposito del fare troppe cose, male Questo vecchio proverbio inglese mette il dito sulla piaga di quelle imprese che, a volte per inseguire i fatturati facili, a volte per eccesso di opportunismo e difetto di visione, hanno smarrito lungo il cammino ciò che le aveva fatte crescere, cioè il saper fare qualcosa meglio degli altri, per ritrovarsi a fare un po’ di tutto, male. Quando un’azienda si ritrova in questa situazione, gli sconti per vendere i prodotti non sono mai abbastanza elevati. Mai, come nel commercio, vale la regola per cui è meglio avere pochi clienti che veramente apprezzano ...

Annushkina
Olga Annushkina

Overcoming the Liability of Outsidership

During one of our executive education programs I happened to talk to a manager who was an “NRI” – a non-resident Indian, originally from Kolkata who completed his studies in Europe and had been working for a German multinational. And I was told yet another example reconfirming the impact of the Liability of Outsidership on personal and company performance in doing business abroad.After several years in a junior managerial position at the company’s headquarters in Europe, that person was relocated to India with an objective to strengthen the company’s local business development activities. ...

igor
Vittoria Veronesi

Igor: dal borgo natio al villaggio globale

Mezzomerico, un piccolo villaggio nei dintorni di Novara, è il luogo in cui nel 1935 Natale Leonardi ha iniziato la produzione artigianale di gorgonzola, tipico formaggio italiano noto per le sue venature blu. «La provincia di Novara è da sempre “il” territorio del gorgonzola ed è oggi leader e capofila tra le 15 province italiane accreditate per la produzione di gorgonzola DOP. È in questo contesto socio-culturale, fatto di valori imprenditoriali radicati e di un’attenzione totale alla qualità e al prodotto, che la Igor Srl si è sviluppata e ha consolidato il proprio ruolo di leader ...

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Guido Corbetta, Fabio Quarato

Italia-Germania: le aziende familiari in campo

L’Osservatorio AUB sulle aziende familiari italiane ha effettuato un confronto tra le aziende italiane e le aziende tedesche di maggiori dimensioni con l’obiettivo di comprendere analogie e differenze del tessuto imprenditoriale italiano[1]. A tal fine, sono stati analizzati gli assetti proprietari delle prime 300 aziende (per fatturato) italiane e tedesche[2]; l’analisi delle strutture proprietarie evidenzia come la proprietà familiare sia la forma più diffusa in entrambi i paesi: se il 40,7 per cento delle prime 300 aziende italiane analizzate è controllato da una o due famiglie proprietarie, ...

Chiara Mauri
Chiara Mauri

La spesa al super non sarà più di moda?

Lo sviluppo di formati distributivi orientati all’everyday value; la crescente popolarità di strategie improntate alla convenience, capaci di assecondare in modo semplice e intelligente le esigenze di acquisto degli individui; la conquista di quote di mercato da parte dell’e-commerce; la perdita di competitività delle grandi superfici: ecco le sfide che stanno esasperando il settore del retail grocery in Europa e che obbligano a un cambiamento dei modelli di business. Sono queste le premesse da cui muovono le riflessioni e le proposte dell’articolo How to Thrive in Europe’s Vexing Grocery ...

Business plan
Emanuele C. Francia

Partire, ma con il business in tasca

Troppe realtà imprenditoriali ancora oggi si affidano a un «fiuto» per un mercato in crescita, come quello cinese, senza investire le energie necessarie per garantirsi il successo. Un percorso tipico vede l’impresa impegnata in fiere e nella ricerca di contatti locali affidabili. Date le dinamiche e la complessità del mercato cinese il tutto si risolve in poco, spesso in un nulla di fatto, o talvolta addirittura in grosse perdite. Solo in un numero limitato di casi si arriva a risultati, principalmente di fatturato (ma non redditività), e spesso con ingenti rischi. La partecipazione a fiere ...

Daveri_Francesco
Francesco Daveri

Come crescere in un mondo di squilibri

Come ha spiegato il Fondo Monetario Internazionale nell’aggiornamento del World Economic Outlook di metà luglio, il PIL del mondo nel 2016 crescerà del 3,1 per cento. Tale e quale al 2015. Una crescita del 3 per cento è però inferiore di mezzo punto percentuale a quella degli ultimi trent’anni. E vale addirittura un punto percentuale in meno rispetto a quella sperimentata nel 1995-2007, cioè quando l’adozione di Internet e il boom degli emergenti trainavano l’economia mondiale. C'è un modo – si chiedono gli economisti del Fondo Monetario – di rilanciare la crescita economica ...