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Articolo rivista (E&M - 2019/3) Pintaldi Federica, Rapiti Fabio

Dieci anni di mutamenti per il mondo del lavoro

In Italia il mercato del lavoro ha attraversato forti trasformazioni nell’ultimo decennio, dalla struttura dell’occupazione, alla composizione professionale della popolazione, fino alle condizioni di vita dei lavoratori. Tali trasformazioni sono state determinate dall’intrecciarsi di fattori ciclici e strutturali: la grande crisi economica, il progressivo spostamento della struttura produttiva ...

Articolo rivista (E&M - 2020/3) Di Castelnuovo Matteo, Allevi Virginia

Donne ed energia motori di sviluppo

Le donne africane rappresentano oltre il 50 per cento della popolazione africana ma contribuiscono a generare solo il 33 per cento del PIL collettivo del continente. Questo perché sono impiegate per lo più nel settore informale, in lavori a basso reddito e con pochissime tutele e speranze di crescita professionale. In Africa, circa 600 milioni di persone attualmente sono prive di accesso all’energia ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Bellofiore Riccardo, Vertova Giovanna

Perché sarebbe utile tornare a leggere Marx

Una delle novità del neoliberismo è la possibilità di una accumulazione capitalistica che segmenti e divida il mondo del lavoro, anziché renderlo omogeneo. Una sua riunificazione, che sfoci in una presa di coscienza collettiva da parte di lavoratori per dar vita a lotte comuni per la difesa dei propri diritti, è tuttavia estremamente complicata. Per superare la crisi in corso occorre un nuovo ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Perugini Mario

La domanda aggregata è il problema italiano

Fra il 1992 e il 2018 l’economia italiana ha registrato una preoccupante rallentamento della crescita della domanda aggregata, dovuto soprattutto alla significativa contrazione dei consumi privati e pubblici. Nello stesso periodo l’Italia#è tra i Paesi europei che si sono impegnati maggiormente nel ridurre la protezione del lavoro precario, facendo registrare un aumento esponenziale dei lavoratori ...

Articolo rivista (E&M - 2018/3) Villa Matteo

La parola d’ordine è governare i flussi

In Italia la forza lavoro straniera è arrivata oggi ad annoverare 2,8 milioni di persone, pari a circa l’11 per cento del totale. La popolazione immigrata presenta sia tassi di occupazione sia tassi di disoccupazione superiori a quelli della popolazione nativa. L’accesso al mercato del lavoro dei migranti umanitari arrivati negli ultimi anni appare più critico, sia per ragioni di tipo normativo ...

Articolo rivista (E&M - 2018/1) Daveri Francesco

Automazione e lavoro, istruzioni per l’uso

Contro la minaccia della disoccupazione tecnologica, la strategia migliore è fornire ai lavoratori gli strumenti per restare sul mercato

Articolo rivista (E&M - 2018/3) Perretti Fabrizio, Basaglia Stefano, Simonella Zenia

L’immigrazione vista da imprese e sindacati

L’analisi fa emergere la frammentarietà delle strategie e l’occasionalità delle azioni messe in atto dalle aziende

Articolo rivista (E&M - 2018/3) Devillanova Carlo

L’integrazione (mancata) nel mercato del lavoro

Quando si parla di immigrazione e mercato del lavoro, bisogna tenere presente due temi, tra loro strettamente intrecciati: gli effetti dei flussi migratori sui nativi e il livello di integrazione dei migranti nel mercato del lavoro di destinazione. Per quel che riguarda il primo aspetto, l’evidenza suggerisce che l’immigrazione ha un modesto effetto positivo sui salari e sui livelli di occupazione ...

Articolo rivista (E&M - 2022/4) Perretti Fabrizio

Lavorare meno e guadagnare di più: un’utopia?

Il mondo del lavoro è attraversato, non solo in Italia, da trasformazioni e cambiamenti evidenti – lo sviluppo del lavoro da remoto, l’ondata di licenziamenti che ha interessato diverse professioni, la carenza di manodopera in alcuni settori – e da alcuni pressanti richieste, come l’introduzione di un salario minimo garantito e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio.  ...

Articolo rivista (E&M - 2022/1) Perretti Fabrizio

Saper ascoltare il silenzio: cosa ci dice la great resignation

Da che cosa fuggono i quasi 4 milioni di lavoratori che negli Stati Uniti, a partire dal mese di luglio 2021, hanno deciso di lasciare il proprio lavoro? Da situazioni di disagio, da ambienti di lavoro tossici, da orari di lavoro folli, da condizioni di burnout , ovvero di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale. È come se la pandemia avesse mostrato che quei lavori considerati come desiderabili ...