Ricerca
Filtri applicati:
Raffina la ricerca
- Parola chiave
- Editoriale (3)
- Accesso al credito (2)
- Banche popolari (2)
- Credito cooperativo (2)
- Crisi del 2008 (2)
- Euroscenari (2)
- Il mercato delle regole (2)
- Infrastrutture (2)
- Area di conoscenza
- Politica economica (5)
- Microeconomia (2)
- Economia e finanza pubblica (1)
- Economia internazionale (1)
- Area tematica
- Economia monetaria (10)
- Economia dello sviluppo e della crescita (9)
- Economia monetaria internazionale (3)
- Teoria macroeconomica (1)
- Settore
- Servizi (3)
- Manifatture (2)
- Pubblica amministrazione (2)
- Costruzioni e industria pesante (1)
- Industrie primarie (1)
- Servizi energetici (1)
- Tipo contenuto
- Articolo di rivista (19)
- Editoriali & Opinioni (3)
- Case History (2)
- Dossier e report (1)
- Intervista (1)
- Lingua
- Italiano (1)
- Continente
- Nordamerica (1)
I primi vent’anni dell’euro
Il primo gennaio del 2019 l’euro ha compiuto vent’anni. La nascita della moneta unica nel 1999 è stata il prodotto di un percorso pluridecennale volto alla definizione di tassi di cambio fissi tra i Paesi. Gli squilibri economici interni all’Unione Monetaria e la mancanza di istituzioni volte a garantire la stabilità finanziaria hanno però portato alla crisi del 2010, che ha coinvolto i Paesi ...
La Brexit che non c’è stata. Almeno finora
Dal giugno 2016 a oggi nel Regno Unito il PIL è cresciuto e la disoccupazione scesa. Ma gli effetti dell’uscita dall’UE restano da verificare
Cercando la produttività
Fra le cause della bassa crescita economica italiana, la più citata è senza dubbio la scarsa produttività del nostro paese. A essa viene attribuita la bassa crescita, la bassa occupazione, i bassi salari e la bassa competitività del paese. Ce n’è abbastanza per cercare di capire cosa sia e come si misura la produttività, visto che è la causa di tutti i nostri mali.
La debancarizzazione proseguirà
Da qualche anno l’Italia sembra avviata a un processo di debancarizzazione, che vedrà il rapporto fra intermediazione bancaria e intermediazione finanziaria totale scendere progressivamente, avvicinandosi sempre più alla media dei paesi europei. Il volume dei prestiti concessi alle famiglie e alle imprese non finanziarie in essere presso il nostro sistema bancario è quindi destinato a scendere. ...
Europa divisa: un lusso che non ci possiamo più permettere
L’articolo è una versione abbreviata e rivista del mio intervento alla XI Lezione Mario Arcelli, tenutasi a Piacenza il 2 marzo 2015. Il ritorno in auge della crisi greca nei primi mesi del 2015 ha riportato tutti di colpo al 2010-11 quando venne fuori che i conti di Atene erano fuori controllo. Di più: siccome il problema Grecia non è davvero solo greco ma chiama in causa i meccanismi di ...
Una rottamazione avventata
Per vari motivi di metodo e di merito reputo il decreto banche popolari discutibile e dannoso. Nel metodo è mancata una seria discussione su pregi e difetti delle dieci maggiori popolari. La scelta di forzarne la trasformazione in SpA per decreto – per di più con la ‘fiducia’ – è stata improvvida. In primis, è stato mistificatorio accampare l’urgenza di un provvedimento ove neanche i ...
Popolari: la lunga strada della riforma
Nello scorso gennaio il governo è intervenuto in modo deciso e inusuale sul mondo delle banche popolari, con un decreto che impone a quelle con oltre 8 miliardi di euro di attivo totale di trasformarsi in società per azioni e dunque di abbandonare la loro originale struttura cooperativa, basata in primo luogo sul voto capitario, dunque sulla parità fra soci indipendentemente dal numero di azioni ...
I nuovi assetti proprietari delle reti di trasporto energia in Europa
Introduzione A partire dal 2009 si sta assistendo a un considerevole aumento del numero di fusioni e soprattutto acquisizioni di infrastrutture di trasporto dell’energia in Europa, sia dell’elettricità sia del gas. Tali acquisizioni sono state realizzate non solo dalle imprese del settore energetico e da soggetti tradizionalmente interessati ai settori energetici, ma anche da investitori ...
L’ambizione senza radici del piano infrastrutturale
Il tema dell’investimento in infrastrutture è da qualche tempo al centro di un dibattito che coinvolge autorità di regolamentazione, operatori industriali, investitori finanziari. A fronte di un fabbisogno di infrastrutture stimato per l’Unione Europea in circa 2.000 miliardi di euro fino al 2020 e considerando i rigidi limiti imposti dal patto per la stabilità e il fiscal compact negli ...
La riforma degli appalti. Il nuovo Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche e il nuovo Public Real Estate Management. Un confronto con il Sen. Riccardo Nencini, Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti
Andrea Sironi (Rettore dell’Università Bocconi) Il tema del nuovo Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche è molto rilevante perché il nostro paese, come un po’ tutta l’area dell’Europa continentale, soffre di un problema di competitività e, come sappiamo, la carenza di competitività può essere affrontata unicamente mediante un potenziamento degli investimenti. E ciò dovrà ...