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Articolo rivista (E&M - 2010/3) Masciandaro Donato

Sud: l’occasione federalismo

Il federalismo può rappresentare un’occasione importante per la classe politica italiana e meridionale per investire nel fattore che più determina la bassa crescita del Sud: il deficit di capitale sociale. L’analisi economica più recente ha messo in luce che in un dato territorio, a parità di altre condizioni, il motore della crescita economica è la dotazione di un bene comune peculiare: ...

Articolo rivista (E&M - 2010/1) Mori Antonella

Brasile, il lato B dei BRIC

Un grande paese, che incassa oggi il bonus demografico, un’immensa dotazione di materie prime, una politica economica che persegue il contenimento dell’esclusione sociale, una crescita infrastrutturale tutta da costruire che offre opportunità di investimento enormi. In attesa del 2011, anno dell’Italia in Brasile, e delle Olimpiadi del 2016 si aprono interessanti prospettive per le imprese ...

Articolo rivista (E&M - 2017/5/6) Daveri Francesco

La lunga ma lenta ripresa italiana

A trainare la crescita sono soprattutto le esportazioni; ma nell’Eurozona restiamo uno dei fanalini di coda

Articolo rivista (E&M - 2016/1) Daveri Francesco

La lenta ripresa economica dell’Italia

Nel 2015 l’economia italiana è tornata a crescere, sia pur più lentamente rispetto al recente passato. La crescita della domanda interna è stata soddisfatta soprattutto dalle importazioni

Articolo rivista (E&M - 1996/1) Dematté Claudio

Il sistema Italia: soggetto competitivo o terra di conquista?

Una domanda provocatoria, non c’è dubbio. Una di quelle domande alle quali si sfuggirebbe volentieri. Anche perché per rispondere bisogna soppesare un mare di fattori e poi – con tutti i dati sul tavolo – si deve valutare anche l’imponderabile. Un problema come questo si presenta quando si è invitati all’estero a presentare la situazione e le prospettive dell’Italia. Ogni volta che ...

Articolo rivista (E&M - 1999/4) Dematté Claudio

Lo sviluppo mancato: un problema del governo o delle imprese?

Premessa È dall’inizio degli anni Novanta che l’Italia non riesce più a tenere il passo degli altri paesi europei quali, a loro volta, se si esclude l’Irlanda, perdono continuamente terreno rispetto agli Stati Uniti d’America. Dal 1992 al 1998 la crescita media annua del nostro prodotto interno lordo è stata dell’1,2%, contro l’1,6% della Germania e l’1,8% della Francia, ma quasi ...

Articolo rivista (E&M - 1999/6) Lojacono Gabriella, Tripodi Carmine

Strategie di sviluppo del territorio: il ruolo delle One-Stop Agency. Esperienze internazionali a confronto

Nel quadro delle politiche governative volte a promuovere la crescita economica riscuote crescente interesse in tutta Europa la strategia che mira ad attrarre investimenti come leva dello sviluppo locale. Un risultato di tale interesse è l’apparizione delle agenzie di sviluppo, la cui missione consiste nella proiezione – con strumenti di marketing – degli interessi del sistema-paese all’estero ...

Articolo rivista (E&M - 2001/1) Gennaro Pietro

Imprenditorialità e sviluppo economico. I risultati di una ricerca multinazionale

La misurazione dell’imprenditorialità nel mondo e lo studio della sua correlazione con lo sviluppo economico sono al centro di un recente rapporto GEM. L’analisi ha indicato che la correlazione fra TEA (Total Entrepreneurial Activity) e PIL è molto alta e statisticamente significativa per i paesi del G7 e alta per almeno altri sedici paesi. Tra gli aspetti esaminati il sesso, l’età prevalente ...

Articolo rivista (E&M - 2001/4) Lelli Silvia

Il G8 e la sfida internazionale del digital divide

Il digital divide, “divario digitale”, fa riferimento alla disparità generata dalla possibilità di accesso a tecnologie e risorse dell’informazione e della comunicazione (ICT) da parte di individui, famiglie e imprese; sotto osservazione sono Internet e la “digitalizzazione” dell’economia, che ha progressivamente differenziato e allontanato individui, famiglie, strati sociali, gruppi ...

Articolo rivista (E&M - 2002/6) Bramanti Alberto

Dallo sviluppo spontaneo alla pianificazione strategica

Abbiamo innescato processi metodologicamente interessanti e innovativi, realizzando buone promesse di sviluppo in differenti contesti territoriali, ma siamo ancora distanti da realizzazioni concluse e significative.