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Articolo rivista (E&M - 2007/6) Perrone Vincenzo

L’essenziale è invisibile agli occhi: intangibili e sviluppo

Cosa vuol dire che un paese come l’Italia, ancora la settima economia al mondo per le dimensioni del proprio prodotto interno lordo, finisca invece al 46° posto in una classifica sulla competitività globale di paese che vede gli Stati Uniti d’America al primo posto, la Germania al 5°, la Francia al 18°, e prima di noi paesi come la Slovenia e la Lettonia? Qualcuno potrebbe rispondere: assolutamente ...

Articolo rivista (E&M - 2010/6) Santi Simone

Mediterraneo

La rubrica prosegue il suo viaggio dai Paesi del Golfo verso il Mediterraneo ospitando la testimonianza di Simone Santi, CEO di Leonardo Business Consulting, che, oltre a essere impegnato direttamente nell’area a supporto delle imprese europee che vi operano, rappresenta anche una voce istituzionale nell’ambito della nuova rete dei giovani imprenditori di Confindustria, impegnata nella valorizzazione ...

Articolo rivista (E&M - 2011/02) Bosco Maria Giovanna, Altomonte Carlo

IDE in Turchia: fuoco sotto la cenere?

Il caso turco: un mercato ricco e dall’enorme potenziale, “polizza di assicurazione sulla vita per l’UE”, ma tradizionalmente trascurato dai capitali esteri. Che cosa sarebbe successo se la Turchia avesse avuto accesso all’Unione Europea già nel 2004 o nel 2007? Lo sviluppo delle condizioni per il suo ingresso oggi potrebbe comunque segnare il giro di boa di molte potenzialità ancora da ...

Articolo rivista (E&M - 2013/1) Perrone Vincenzo

La crisi della foresta non è tutta la vita dell’albero: le micro-fondamenta della crescita

All’inizio di novembre 2011 lo spread tra titoli del debito pubblico italiani e tedeschi raggiunse la quota record di 500 punti. Un livello al quale si correva il rischio concreto di non potere più restituire quanto dovuto e di subire un catastrofico contraccolpo sociale ed economico, a cominciare dall’impossibilità di pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici o le pensioni. Il nostro paese ...

Articolo rivista (E&M - 2013/3)

Come sarebbe l’Italia con 1000 società quotate?

Il numero delle società quotate in Italia è scarso rispetto al potenziale , a causa dell’assenza delle imprese di piccola capitalizzazione. Anche in termini qualitativi la borsa italiana appare poco rappresentativa del tessuto produttivo e delle eccellenze nazionali, data la rilevanza assunta dai comparti finanziario e minerario, cui si contrappone la sottorappresentazione dei settori distributivo, ...

Articolo rivista (E&M - 2013/5) Calabrò Antonio, Calabrò Carlo

Il Brasile non è per tutti

Un grande paese in tumultuosa trasformazione, passato in pochi anni da uno status di marginalità politica al ruolo di protagonista in America Latina, con l’aspirazione a rendersi indipendente dai mercati finanziari internazionali di New York e Londra. Un’economia nel complesso solida ma travagliata dall’inflazione in crescita, con una concentrazione dell’aumento dei prezzi al consumo dei ...

Articolo rivista (E&M - 2014/1) Rossi Salvatore

Finanza e crescita dopo la crisi

Bisogna uscire dalla crisi rapidamente, per limitare danni alla struttura produttiva presente. Ma bisogna al tempo stesso pensare il futuro. In questa riflessione deve trovare un posto centrale il sistema finanziario, essenziale alla vita economica come il sistema circolatorio lo è alla vita umana.

Articolo rivista (E&M - 2014/02) Gatti Stefano, Pettinato Ombretta

Finanza, infrastrutture e crescita. Quale ruolo per l’Italia?

Il tema del potenziamento e della riqualificazione del patrimonio infrastrutturale sta diventando critico nell’area dell’Unione Europea come fattore di rilancio della competitività relativa dei paesi dell’Unione. Il tema diviene ancora più critico per l’Italia, specie nell’attuale congiuntura economica.[1] Il tema, inoltre, presenta prospettive diverse: il ruolo del pubblico e il ...

Articolo rivista (E&M - 2014/03) Daveri Francesco

La reindustrializzazione dell’Occidente

Con la crisi la macroeconomia è entrata direttamente nei bilanci aziendali. Acquisire consapevolezza e monitorare l’evoluzione degli scenari macro è diventato un obbligo per ogni manager aziendale, molto più che in passato e indipendentemente dalla precisa funzione aziendale svolta. Malgrado i fallimenti degli economisti nel prevedere la crisi, oggi più di ieri conoscere la macroeconomia serve ...

Articolo rivista (E&M - 2014/04) Daveri Francesco

L’incerto effetto delle nuove tecnologie sulla produttività

Negli ultimi trent’anni le riviste accademiche di management e di economia, così come i rapporti pubblici e riservati delle società di consulenza e delle banche di investimento, hanno dato ampio riconoscimento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione come motore indiscusso della crescita dell’economia. In un famoso discorso del 1998 anche il presidente della Federal Reserve ...