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La Corporate America dal ponte di comando
Ad Hanover, un piccolo paese a nord-ovest del New England in un lembo di terra a cavallo tra gli stati bucolici di New Hampshire e Vermont, animato da circa diecimila abitanti e punto di sosta intermedia tra il Settecento e l’Ottocento dell’allora lungo e faticoso viaggio che conduceva alcuni intrepidi viaggiatori da Boston a Montreal, c’è un inusuale via vai di CEO di imprese americane della ...
Sopravvivenza o crescita? Dal dilemma del manager al dilemma del politico
L’economia è abitualmente definita come la scienza sociale che si occupa dell’allocazione di risorse scarse in un determinato contesto politico, sociale, geografico[1]. E lo fa sia assumendo determinate caratteristiche degli agenti che la subiscono e la mettono in pratica – legate, per esempio, alla loro razionalità, ai loro interessi, al loro opportunismo nei processi di transazione – sia ...
Il Mezzogiorno in trappola: come uscirne
Il Mezzogiorno in trappola Gli imprenditori e i dirigenti hanno un mandato precipuo: quello di gestire le loro aziende al meglio, assicurando ad esse la massima prosperità possibile. Per realizzare questo obiettivo essi devono impostare e realizzare le scelte che consentano di conquistare i clienti, di massimizzare il valore aggiunto e di distribuirlo in maniera tale da conservare la capacità di ...
Riorganizzare per riformare. Il disegno di una PA efficace ed efficiente
Un vecchio e popolare slogan pubblicitario che molti lettori ricorderanno recitava: “Basta la parola”. In un periodo di conflitti molto acuti che attraversano le componenti vitali della nostra società, basta la parola “riforma” per mettere tutti d’accordo. Eppure, si tratta di una parola piuttosto ambigua e non è detto che riforma coincida necessariamente con miglioramento. Un esempio ...
La grande partita della liberalizzazione
A dispetto delle tante parole dette e scritte, ancora troppo poche persone – fra quelle che ricoprono posizioni di responsabilità e di influenza – hanno colto il carattere profondamente riformista, modernizzatore, per non dire rivoluzionario della liberalizzazione. Gli stessi imprenditori e i dirigenti delle imprese private, che pure a parole sono fra i principali paladini della liberalizzazione, ...
Sistemi istituzionali e sistemi di mercato
Premessa Nel Paese si sta assistendo ad un confronto forte sull’assetto e sul funzionamento del nostro sistema economico in relazione anche all’entrata nell’euro ed al livello di compatibilità del sistema stesso rispetto agli scenari che si possono prevedere come conseguenza dell’avvio della moneta unica; un uguale confronto avviene nel sistema politico sulla definizione degli assetti istituzionali ...
Fannulloni o disorganizzati? Viaggio nella produttività che non c’è
Con l’impeto caratteristico delle folgorazioni – un po’ come nell’indimenticabile sequenza del film The Blues Brothers in cui un J. Belushi folgorato “vede la luce” entrando in chiesa – gli opinion maker, la politica e gli imprenditori hanno ricominciato a parlare di produttività, rianimando un concetto – e un problema – che per decenni era pressoché scomparso dagli articoli, dai ...
Gestire le imprese quando il mercato diventa incerto e difficile
Per molte imprese il 2002 è stato un anno difficile o, peggio, un anno da dimenticare. È stato l’anno della crisi Fiat e del suo indotto, del tracollo della Cirio, della moria di tante piccole imprese, alcune delle quali valide, sorte sull’entusiasmo delle nuove tecnologie. Anche quelle che chiudono in positivo lo devono più alla loro bravura che alle condizioni della domanda, che in nessuna ...
Crisi finanziaria e riforma delle regole: quali implicazioni per le banche e il sistema economico?
Il 2010 è l’anno nel quale, a tre anni dallo scoppio della crisi finanziaria internazionale, verranno verosimilmente definite le principali riforme giudicate necessarie dalle autorità politiche e di vigilanza dei principali paesi coinvolti per evitare che una simile débâcle possa ripetersi in futuro. Politici e tecnici sono consapevoli che le perdite e, più in generale, le gravi conseguenze ...
L’essenziale è invisibile agli occhi: intangibili e sviluppo
Cosa vuol dire che un paese come l’Italia, ancora la settima economia al mondo per le dimensioni del proprio prodotto interno lordo, finisca invece al 46° posto in una classifica sulla competitività globale di paese che vede gli Stati Uniti d’America al primo posto, la Germania al 5°, la Francia al 18°, e prima di noi paesi come la Slovenia e la Lettonia? Qualcuno potrebbe rispondere: assolutamente ...