E&M

2018/1

Stefano Boeri

Architettura e forestazione urbana

Nel XXI secolo non solo gli architetti, ma tutti coloro che sono coinvolti nella gestione dello spazio, sono chiamati a confrontarsi con le questioni dell’ecologia e della sostenibilità. Tre tematiche sono centrali: l’impiego di tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili, capaci non solo di generare energia pulita, ma anche di conservarla; la tutela della biodiversità e l’importanza di una demineralizzazione delle superfici urbane attraverso una loro progressiva forestazione; lo sviluppo rigenerativo, cioè la capacità di innestare un modello economico e imprenditoriale diffuso che parta dal territorio locale e lo alimenti. L’esperienza del Bosco Verticale, primo caso di una reale e profonda integrazione tra verde e architettura, ha avuto un impatto particolarmente positivo sia sul piano della qualità di vita dei cittadini, sia su quello della biodiversità delle specie viventi. Si tratta di un modello che può essere esportato in altre realtà urbane, declinandolo a partire da una serie di variabili legate alle condizioni climatiche, alle essenze vegetali locali, alle richieste del contesto e a fattori economici, sociali e culturali che cambiano di città in città. Con un simile approccio, l’architettura può realmente ospitare la natura vivente.

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