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Articolo rivista (E&M - 2021/2) Molteni Luca, Poli Maurizio

Data scientist chi è, cosa fa e come lo fa

Dall’analisi dei dati raccolti dalla piattaforma per la data science Kaggle è emerso che la figura del data scientist è diffusa uniformemente in India, resto dell’Asia, Europa e Nord America, in prevalenza nella fascia d’età 25-34 anni; Python è il linguaggio largamente preferito dai data scientist; l’introduzione in azienda di modelli basati su tecniche di machine learning è ancora molto ...

Articolo rivista (E&M - 2021/2) Cillo Paola, Rubera Gaia

Come creare valore con l’economia dei dati

Il vero vantaggio dei big data non risiede tanto nella quantità di dati registrati da un software o da un applicativo, quanto dalla capacità di questi di fornire informazioni estremamente dettagliate su un individuo. È su questo elemento distintivo che si fonda la data-driven economy in cui siamo immersi. I big data sono la benzina dell’economia e dello sviluppo scientifico, e per questo è necessario ...

Articolo rivista (E&M - 2020/3) Gesualdi Marco, Prencipe Annalisa

Una nuova era contabile per il leasing

Il nuovo IFRS 16 modifica significativamente la rilevazione a bilancio delle operazioni di leasing, eliminando la distinzione tra leasing operativi e finanziari e richiedendo per tutte la rilevazione del diritto d’uso nell’attivo di stato patrimoniale , con la contemporanea rilevazione tra le passività del valore attuale degli impegni di pagamento assunti.#Il passaggio all’IFRS 16 si è tradotto ...

Articolo rivista (E&M - 2021/3) Castagnoli Adriana

Relazioni transatlantiche tra pressioni e tensioni

Fra il 2004 e il 2012 Stati Uniti e Unione Europea erano, uno per l’altro, i partner commerciali e d’investimento più importanti: con scambi annuali per oltre 4 miliardi di dollari, generavano il 50 per cento del PIL mondiale e un terzo dei flussi commerciali globali. Inoltre, con il ritorno alla Casa Bianca di un presidente atlantista come Joe Biden, Washington è stata ricollocata al centro ...

Articolo rivista (E&M - 2021/3) Colangelo Giuseppe

Sulle piattaforme digitali è scontro (quasi) totale

Da diversi anni, le Big Tech sono ritenute responsabili di quasi tutti i mali della società moderna: diffusione di fake news, hate speech e di contenuti terroristici; crisi dell’editoria e minaccia alle democrazie occidentali; luogo elettivo per la contraffazione dei prodotti e l’elusione fiscale. All’iperattivismo legislativo di Australia, Regno Unito ed Europa nei confronti delle Big Tech ...

Articolo rivista (E&M - 2021/3) Ghiretti Francesca

Nascita ed evoluzione della questione cinese

La Cina è l’attore che più di tutti ha minato l’egemonia mondiale statunitense, mettendo in discussione il sistema internazionale nato dopo il 1945, ma anche i suoi i valori fondanti e il carattere universale di quest’ultimi.#In questi ultimi anni, le catene di approvvigionamento in ambito tecnologico e, in primis , i semiconduttori costituiscono la base della competizione tra Stati Uniti ...

Articolo rivista (E&M - 2019/2) Abba Laura

A Internet serve una buona governance

Il 1969: l’anno «zero» dell’era delle comunicazioni digitali. Il 2 settembre di quell’anno, infatti, in un laboratorio dell’Università UCLA di Los Angeles in California Leonard Kleinrock con Vint Cerf e Robert Kahn riuscirono a trasferire dati da un computer all’altro. Neppure due mesi più tardi, due computer si parlarono a distanza: uno si trovava a UCLA e l’altro a 500 chilometri ...

Articolo rivista (E&M - 2021/2) Diaferia Lorenzo, Salviotti Gianluca

Intelligenza artificiale cosa c’è dietro

Secondo diverse stime, nel corso dei prossimi 10 anni l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sul PIL mondiale raggiungerà i 15,7 trilioni di dollari. Nonostante molte di queste valutazioni siano il sintomo di un settore soggetto a grandi «effetti moda», la rilevanza dell’AI ha spinto Stati Uniti, Cina e Unione Europea a prevedere piani di sviluppo interno su questo terreno.#Le aziende ...

Articolo rivista (E&M - 2001/4) Lelli Silvia

Il G8 e la sfida internazionale del digital divide

Il digital divide, “divario digitale”, fa riferimento alla disparità generata dalla possibilità di accesso a tecnologie e risorse dell’informazione e della comunicazione (ICT) da parte di individui, famiglie e imprese; sotto osservazione sono Internet e la “digitalizzazione” dell’economia, che ha progressivamente differenziato e allontanato individui, famiglie, strati sociali, gruppi ...

Articolo rivista (E&M - 2012/01) Tarantola Anna Maria

Per un efficace presidio dei rischi: le lezioni della crisi

La crisi finanziaria ha dimostrato che, laddove le banche non siano in grado di applicare al rischio il “giusto” prezzo, l’ammontare complessivo dei rischi assunti può superare la capacità di assorbimento e condurre a situazioni di fallimento globale dei mercati.