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Articolo rivista (E&M - 2020/4) Colella Francesca

Come e perché è cresciuta la solitudine dei precari

Alla fine 2019 il numero totale dei precari in Italia era di 3 milioni e 123mila, un dato certamente aggravato dallo scoppio della pandemia nei primi mesi del 2020. Il generale indebolimento del sindacato è ascrivibile, da un lato, alla diminuzione della domanda di lavoro nei settori dove, tradizionalmente, era più forte (terziario); dall’altro, ai mutamenti avvenuti nell’organizzazione del ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Reyneri Emilio

Quattro possibili destini per il sindacato

Dalla fine degli anni Settanta, in quasi tutti i Paesi europei il ricambio generazionale nel mondo del lavoro ha causato una caduta nei livelli di sindacalizzazione. A questo declino concorrono molti fattori relativi sia al mercato sia all’organizzazione del lavoro. Deindustrializzazione, polarizzazione della struttura professionale e aumento dei lavoratori immigrati rischiano di minare la coesione ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Berta Giuseppe Berta

Tutti i dubbi e le sfide in casa Confindustria

La rappresentanza degli interessi imprenditoriali è oggi più difficile da esercitare rispetto al passato a causa dei processi di differenziazione del sistema delle imprese. Questa ha però un maggior margine di presenza in una nazione come l’Italia dove ragioni economiche e ragioni politiche sono più intrecciate. Per decenni Confindustria ha avuto un ruolo di stabile rappresentanza grazie alla ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Del Chicca Andrea, Mancini Alessandro

Un nuovo modello di co-responsabilità

Negli ultimi mesi, i Comitati aziendali nati per contrastare la diffusione del virus Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale hanno dato vita a un nuovo modello di co-responsabilità tra imprese e dipendenti. Si tratta di una forma di collaborazione che il sindacato potrebbe adottare anche nel futuro estendendola a più ampi perimetri di negoziazione.#Una nuova partecipazione del sindacato ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Calabrò Antonio

Una nuova gestione dei mercati globali

La frammentazione delle catene globali del valore in parecchi settori dell’economia e l’affermarsi di una «globalizzazione su base regionale» impongono un ripensamento della domanda interna limitatamente ad alcune grandi aree, per esempio quella europea. Eventuali tentazioni protezionistiche, in Europa o nei singoli Stati membri, vanno bilanciate con politiche di sviluppo economico equilibrato ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Zamagni Vera

Lo Stato in economia? Conta la qualità 

I Paesi oggi avanzati, e fra essi l’Italia, sono stati storicamente in grado di realizzare la rivoluzione industriale, e poi quella dei servizi, grazie a un’imprenditorialità favorita dal ruolo attivo dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Nei due decenni postbellici, si sfruttò al massimo l’abbrivio permesso dalle istituzioni pubbliche create in precedenza. Il ruolo attivo dell’IRI, ...

Articolo rivista (E&M - 2021/3) Cosentino Claudio, di Pietro Adelina

Le prospettive del sistema di water pricing italiano

Con circa 40 euro per abitante all’anno nel 2018, rispetto a una media europea di 100 euro, l’Italia è agli ultimi posti nella classifica europea per investimenti nel settore idrico. Le cause vanno ritrovate nei deficit organizzativi da parte dei gestori, in una normativa eccessivamente complessa, nella scarsa apertura ai crediti finanziari.#L’attuale metodo tariffario ha avviato un intervento ...

Articolo rivista (E&M - 2021/4) Saporito Raffaella, Rota Silvia, Trinchero Elisabetta

Donne e PA un caso di successo a metà

Pur presenti in maggioranza nella pubblica amministrazione (il 58 per cento del totale degli impiegati nei Paesi OCSE), le donne fanno carriera meno degli uomini. Se da un lato stanno progressivamente occupando mestieri pubblici tipicamente maschili (non più solo maestre e infermiere, ma anche magistrate, prefette e segretarie comunali), dall’altro sono ancora sottorappresentate nei ruoli dirigenziali. ...

Articolo rivista (E&M - 2021/4) Casarico Alessandra

Gender pay gap il ruolo delle imprese

Nel corso degli ultimi 30 anni, in Italia i differenziali salariali di genere nel settore privato si sono ridotti in maniera sensibile, anche se rimangono molto accentuati tra i redditi da lavoro elevati: la differenza tra uomini e donne è del 30 per cento a vantaggio dei primi. Ancora nel 2021 la nascita di un figlio rappresenta uno dei principali fattori che contribuiscono ad accentuare i divari ...

Articolo rivista (E&M - 2021/4) Profeta Paola

La parità di genere è l’investimento necessario

Per evitare che i (pochi) passi avanti compiuti in questi anni per promuovere la parità di genere svaniscano di fronte all’emergenza pandemica, sono necessarie politiche pubbliche che accelerino il progresso verso la parità di genere, sostenendo la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la loro presenza in posizioni decisionali. Una più ampia assistenza all’infanzia e l’estensione ...