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Articolo rivista (E&M - 2020/4) Bellofiore Riccardo, Vertova Giovanna

Perché sarebbe utile tornare a leggere Marx

Una delle novità del neoliberismo è la possibilità di una accumulazione capitalistica che segmenti e divida il mondo del lavoro, anziché renderlo omogeneo. Una sua riunificazione, che sfoci in una presa di coscienza collettiva da parte di lavoratori per dar vita a lotte comuni per la difesa dei propri diritti, è tuttavia estremamente complicata. Per superare la crisi in corso occorre un nuovo ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Perugini Mario

La domanda aggregata è il problema italiano

Fra il 1992 e il 2018 l’economia italiana ha registrato una preoccupante rallentamento della crescita della domanda aggregata, dovuto soprattutto alla significativa contrazione dei consumi privati e pubblici. Nello stesso periodo l’Italia#è tra i Paesi europei che si sono impegnati maggiormente nel ridurre la protezione del lavoro precario, facendo registrare un aumento esponenziale dei lavoratori ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Perretti Fabrizio, Landini Maurizio

Impresa-lavoro: pari dignità e una progettazione comune

La pandemia ha reso evidenti le fragilità e le profonde disuguaglianze che caratterizzano l’attuale sistema economico. Al tempo stesso, si è aperto un processo che richiede un cambiamento profondo, cioè la partecipazione dei lavoratori alle decisioni delle imprese. Dopo 50 anni dallo Statuto dei lavoratori, è venuto il momento di definire un nuovo statuto che garantisca a tutti stessi diritti ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Colella Francesca

Come e perché è cresciuta la solitudine dei precari

Alla fine 2019 il numero totale dei precari in Italia era di 3 milioni e 123mila, un dato certamente aggravato dallo scoppio della pandemia nei primi mesi del 2020. Il generale indebolimento del sindacato è ascrivibile, da un lato, alla diminuzione della domanda di lavoro nei settori dove, tradizionalmente, era più forte (terziario); dall’altro, ai mutamenti avvenuti nell’organizzazione del ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Reyneri Emilio

Quattro possibili destini per il sindacato

Dalla fine degli anni Settanta, in quasi tutti i Paesi europei il ricambio generazionale nel mondo del lavoro ha causato una caduta nei livelli di sindacalizzazione. A questo declino concorrono molti fattori relativi sia al mercato sia all’organizzazione del lavoro. Deindustrializzazione, polarizzazione della struttura professionale e aumento dei lavoratori immigrati rischiano di minare la coesione ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Berta Giuseppe Berta

Tutti i dubbi e le sfide in casa Confindustria

La rappresentanza degli interessi imprenditoriali è oggi più difficile da esercitare rispetto al passato a causa dei processi di differenziazione del sistema delle imprese. Questa ha però un maggior margine di presenza in una nazione come l’Italia dove ragioni economiche e ragioni politiche sono più intrecciate. Per decenni Confindustria ha avuto un ruolo di stabile rappresentanza grazie alla ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Del Chicca Andrea, Mancini Alessandro

Un nuovo modello di co-responsabilità

Negli ultimi mesi, i Comitati aziendali nati per contrastare la diffusione del virus Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale hanno dato vita a un nuovo modello di co-responsabilità tra imprese e dipendenti. Si tratta di una forma di collaborazione che il sindacato potrebbe adottare anche nel futuro estendendola a più ampi perimetri di negoziazione.#Una nuova partecipazione del sindacato ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Calabrò Antonio

Una nuova gestione dei mercati globali

La frammentazione delle catene globali del valore in parecchi settori dell’economia e l’affermarsi di una «globalizzazione su base regionale» impongono un ripensamento della domanda interna limitatamente ad alcune grandi aree, per esempio quella europea. Eventuali tentazioni protezionistiche, in Europa o nei singoli Stati membri, vanno bilanciate con politiche di sviluppo economico equilibrato ...

Articolo rivista (E&M - 2020/4) Zamagni Vera

Lo Stato in economia? Conta la qualità 

I Paesi oggi avanzati, e fra essi l’Italia, sono stati storicamente in grado di realizzare la rivoluzione industriale, e poi quella dei servizi, grazie a un’imprenditorialità favorita dal ruolo attivo dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Nei due decenni postbellici, si sfruttò al massimo l’abbrivio permesso dalle istituzioni pubbliche create in precedenza. Il ruolo attivo dell’IRI, ...