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Articolo rivista (E&M - 2020/2) Giua Claudio

Se gli editori non credono più nell’editoria

Per fronteggiare le conseguenze della crisi del 2008, anziché potenziare l’informazione online gli editori italiani scelsero una strada che nessuno altrove aveva imboccato: al profondo ridimensionamento delle strutture aziendali seguì un lentissimo trasferimento degli investitori pubblicitari dalle piattaforme analogiche a quelle digitali. Tuttavia, dal 2007 al 2018 i ricavi pubblicitari della ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) De Rita Giuseppe

Il trionfo della soggettività (e dello smartphone)

Negli ultimi decenni, si è lentamente esaurito il legame storico degli italiani con la lettura dei quotidiani: l’alto tasso di scolarizzazione non porta diplomati e laureati a leggere, mentre i meno scolarizzati non sentono più quella spinta a partecipare alla vita collettiva che in passato muoveva alla lettura dei giornali. Il trionfo della soggettività e l’esplosione dell’innovazione tecnologica ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Carotti Fabrizio

Dal quotidiano al newsbrand la lettura dei manager

I lettori italiani continuano a riconoscere alla stampa affidabilità, professionalità, qualità degli approfondimenti e serietà. Per gli individui appartenenti al target degli imprenditori, dirigenti, manager, liberi professionisti e loro familiari c’è una superiore ricerca di informazioni e di approfondimento qualificato, caratteristico della carta stampata: l’84,7 per cento di loro ha letto ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Sorrentino Carlo

Alle origini della crisi della carta stampata

In Italia il settore della carta stampata non è mai stato trainante: l’alfabetizzazione di massa e la definizione di un solido sistema industriale, che in altri Paesi ha guidato l’espansione del mercato editoriale e la nascita della stampa e dell’editoria popolare, sono state conquiste relativamente recenti. Le difficoltà economiche del settore sono acuite dalla crisi generalizzata di fiducia ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Santoro Pier Luca

Quotidiani in cerca di nuovi business model

I dati sulle vendite complessive dei giornali in Italia sottolineano l’assoluta rilevanza del canale-edicole. Tuttavia, non sembra esserci congruità tra la strategia dichiarata dei principali editori di quotidiani e la struttura organizzativa e distributiva dell’intero comparto. Nel nostro Paese, il settore digitale genera ricavi di scarso rilievo per gli editori di quotidiani tradizionali. Un ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Perretti Fabrizio

Il costo dell’ignoranza

Il basso tasso di scolarizzazione dell’Italia si riflette inevitabilmente sul futuro dei giornali, innanzitutto dal punto di vista della domanda rappresentata dai lettori. A partire dall’iniziale divario storico dei tassi di alfabetizzazione rispetto alle altre nazioni, il nostro Paese ha sempre occupato il fondo delle classifiche in termini di diffusione dei quotidiani. Inoltre, con la scusa ...

Articolo rivista (E&M - 2020/2) Basaglia Stefano

Un declino annunciato e le strategie dei quotidiani

Negli anni Novanta e nei primi anni Duemila, la maggioranza degli editori e dei quotidiani adottarono lo stesso modello di business della televisione commerciale: i contenuti pubblicati divennero fruibili a tutti a titolo gratuito e si decise che i ricavi digitali sarebbero derivati solo dalla raccolta pubblicitaria. Inoltre, a parte alcune eccellenze internazionali il rapporto tra sfruttamento del ...