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Articolo rivista (E&M - 2009/1) Lojacono Gabriella, Annushkina Olga

Il ruolo degli importatori in uno scenario globale. Il caso degli elettrodomestici di largo consumo

Le aziende industriali stanno diventando meri importatori dai paesi low-cost, la grande distribuzione tenta la strada dell’importazione diretta; in futuro, non è escluso che i produttori stranieri cerchino di operare direttamente nei paesi europei. È confermata l’esistenza, sin dalla metà degli anni novanta, di sovrapposizioni inerenti allo sviluppo prodotto, al test di qualità, alla logistica ...

Articolo rivista (E&M - 2006/3) Puricelli Marina

Quando l’impresa è forte: il caso Dell’Orto SpA

Concentrarsi su un’idea imprenditoriale forte senza inseguire strampalate chimere finanziarie, confrontarsi con concorrenti e clienti dai quali si può imparare, decidere in fretta facendo sempre ciò che si è deciso sono comportamenti da adottare per sopravvivere in arene molto concorrenziali.

Articolo rivista (E&M - 2005/1) Puricelli Marina

Professione affinatore: il caso Luigi Guffanti

Ecco un’azienda atipica che, pur restando commerciale, non sarà mai superata, né a monte né a valle, rispettivamente dai propri fornitori e clienti, per oggettive difficoltà strutturali: i piccoli casari non hanno la mentalità e i mezzi per proporsi in modo adeguato ai gourmet internazionali; questi ultimi non hanno convenienza a esplorare gli alpeggi delle montagne europee. E i concorrenti? ...

Articolo rivista (E&M - 2006/6) Preti Paolo

Caprai SpA: un caso di successione generazionale ben riuscita

Un ingrediente necessario sta nel porre l’accento sulla realizzazione umana e professionale degli attori coinvolti. La successione generazionale deve dunque sempre essere un incontro tra due libertà nell’interesse dell’impresa. Nel caso qui raccontato ciò si è concretizzato in una continuità imprenditoriale tra padre e figlio, e in una discontinuità d’azienda.

Articolo rivista (E&M - 2012/01) Puricelli Marina

Il futuro nelle virtù del passato: il caso Sebaste

Partire da alcuni valori del nostro passato, senza retorica ma con la capacità di tradurli in pratiche attuali, può essere utile per progettare un domani più solido, costruito su pilastri che possono fare da argine a crisi di diversa natura, da quelle economiche a quelle antropologiche che stiamo purtroppo sperimentando.

Articolo rivista (E&M - 2017/5/6) Morosetti Paolo

Dall’Iran con resilienza

Ali Reza Arabnia: dalla settima generazione di una famiglia imprenditoriale iraniana al vertice di un’impresa italiana leader mondiale nell’impiantistica per il settore automotive

Articolo rivista (E&M - 2010/1) Puricelli Marina

Una relazione unica, anzi normale

Riscopriamo il rispetto e la fiducia al centro di rapporti di lavoro che, credo, meriterebbero di essere raccontati nelle aule di formazione agli imprenditori e ai manager di domani.

Articolo rivista (E&M - 2015/05) Mauri Chiara

Da officina a multinazionale tascabile

Attenzione ai clienti, forte spinta all’innovazione, intuizione imprenditoriale, capacità di creare reale valore e reale interesse alle persone. Questi i principali atout che hanno portato OMET a fatturare nel 2014 oltre 75 milioni di euro.

Articolo rivista (E&M - 2008/4) Perrini Francesco, Russo Angeloantonio

Innovazione e relazioni, driver della sostenibilità. A colloquio con Andrea Illy

Investigando lo scenario accademico, ma anche sociale e imprenditoriale nazionale e internazionale degli ultimi anni, si ha la sensazione che vi sia necessità di aggiornare l’orientamento verso temi di cruciale importanza, quali la sostenibilità e la responsabilità d’impresa. Proficui sono stati gli sforzi profusi negli ultimi decenni per orientare le imprese alla valorizzazione delle proprie ...

Articolo rivista (E&M - 2009/1) Puricelli Marina

L’impresa controcorrente: il caso Nuncas Italia SpA

Solo un orientamento di lungo periodo consente scelte in assoluta controtendenza. Guardando avanti, i proprietari della Nuncas, da imprenditori forti, hanno visto spazi di azione che molti specialisti di marketing delle multinazionali, incentivati a ottenere risultati immediati e dunque immersi in un’ottica di breve termine, faticano a cogliere.