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Alle radici del nazionalismo
Negli ultimi decenni, in molti Paesi europei si sono rafforzate formazioni politiche di destra, la cui piattaforma può essere descritta come una forma di «nazionalismo economico»: un mix di isolazionismo, conservatorismo economico e retorica sovranista.#In Europa, la crisi del liberalismo inclusivo che aveva caratterizzato il periodo postbellico è stata una conseguenza dell’impatto della globalizzazione ...
Quell’ambivalenza delle relazioni industriali
Il sindacato in Italia incontra attualmente alcune criticità che derivano dall’esaurirsi della precedente fase di relazioni industriali basate su politiche di carattere concertativo con le associazioni datoriali e le rappresentanze pubbliche, e dalla difficoltà di condividere una «sintesi» delle trasformazioni in atto con gli altri attori delle relazioni industriali. Nel nuovo scenario della ...
Sistema aeroportuale si può fare di più
Il mercato del trasporto aereo in Italia dipende sempre più da dinamiche su scala globale sia per quanto riguarda la domanda di mobilità sia per l’offerta dei vettori. Trovandosi a operare in un contesto sempre più competitivo, ai gestori di aeroporti è richiesto di sperimentare nuovi modelli organizzativi per rispondere a una domanda da parte dei vettori e dei passeggeri sempre più differenziata ...
Una nuova gestione dei mercati globali
La frammentazione delle catene globali del valore in parecchi settori dell’economia e l’affermarsi di una «globalizzazione su base regionale» impongono un ripensamento della domanda interna limitatamente ad alcune grandi aree, per esempio quella europea. Eventuali tentazioni protezionistiche, in Europa o nei singoli Stati membri, vanno bilanciate con politiche di sviluppo economico equilibrato ...
Lo Stato in economia? Conta la qualità
I Paesi oggi avanzati, e fra essi l’Italia, sono stati storicamente in grado di realizzare la rivoluzione industriale, e poi quella dei servizi, grazie a un’imprenditorialità favorita dal ruolo attivo dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Nei due decenni postbellici, si sfruttò al massimo l’abbrivio permesso dalle istituzioni pubbliche create in precedenza. Il ruolo attivo dell’IRI, ...
Le prospettive del sistema di water pricing italiano
Con circa 40 euro per abitante all’anno nel 2018, rispetto a una media europea di 100 euro, l’Italia è agli ultimi posti nella classifica europea per investimenti nel settore idrico. Le cause vanno ritrovate nei deficit organizzativi da parte dei gestori, in una normativa eccessivamente complessa, nella scarsa apertura ai crediti finanziari.#L’attuale metodo tariffario ha avviato un intervento ...
ASEAN verso un’identità
Dieci nazioni dinamicamente proiettate verso l’integrazione economica che conservano le proprie caratteristiche distintive, spesso con macroscopiche differenze eppure organicamente ispirate dal fondamento di una cultura confuciana condivisa. Dal piccolo Brunei alla popolosa Indonesia, dalla ricca Singapore alla molto più povera Birmania, lo sforzo dell’ASEAN di imporsi verso il resto del mondo ...
I marchi collettivi: un’opportunità per il rilancio dei distretti industriali
I manager e gli imprenditori italiani, soprattutto quelli operanti nell’ambito dei distretti, discutono da anni, fra loro e con le istituzioni nazionali ed europee, della nascita di un marchio collettivo Made in Italy per la tutela delle produzioni nazionali dalla sempre più intensa concorrenza internazionale. Alle difficoltà che si stanno riscontrando nello sviluppo di tale progetto, gli imprenditori ...
I trasporti tra liberalizzazione, regimi transitori e “allenamento” alla concorrenza
Ogni ritardo nell’apertura dei mercati si traduce in un costo sociale rilevante
Intervento alla tavola rotonda su “Le prospettive del mercato”, IV Convegno nazionale – Progetto Finalizzato Trasporti 2, Roma, 5 novembre 1999. Premessa di Claudio Dematté Avevo appena licenziato l’editoriale del n. 6-99 sulla grande sfida delle liberalizzazioni, quando ho intercettato, in un convegno, la posizione dell’Autorità antitrust espressa da Andrea Pezzoli. Non è stato ...
Il ruolo della pianificazione fiscale internazionale nei gruppi di imprese. Una strategia che non riguarda soltanto le grandi multinazionali
Sino ad alcuni anni fa i paradisi fiscali erano spesso utilizzati per scopi illeciti, talvolta criminali. Una forte azione politica degli Stati (in particolare degli Stati Uniti) ha spinto alcuni paradisi fiscali a collaborare con le autorità giudiziarie di altri paesi nel perseguimento di attività criminali, a limitare i benefici fiscali e introdurre nuove figure e forme giuridiche utili alle imprese ...