E&MFLASH

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Andrea Rea

Quanto ci costa il vino contraffatto

I settori ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale rappresentano, nell’Unione Europea, il 39 per cento delle attività economiche e il 26 per cento dell’occupazione. Le imprese che operano in questi comparti utilizzano inevitabilmente marchi e segni distintivi idonei a proteggere e valorizzare i propri prodotti e, nello stesso tempo, la proprietà intellettuale che li qualifica e li caratterizza. Gli effetti di questo valore specifico sono stati, peraltro, calcolati con un incremento del valore medio dei ricavi per dipendente in media superiori al 28 per cento rispetto alle ...

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Gianluigi Castelli

L'organizzazione al tempo della digital transformation

L’impatto del digitale sulle imprese è un tema ormai dibattuto da tempo. Se da un lato sono molti gli articoli e i lavori di ricerca sulla creazione di nuovi business e sulla distruzione di altri dovuti alle tecnologie digitali, dall’altro poco è stato scritto finora sugli impatti organizzativi e operativi. Il recente articolo pubblicato da MIT Sloan Management Review, «Aligning the Organization for Its Digital Future», fondato su una ricerca svolta nell’autunno del 2015 che ha coinvolto più di 3700 intervistati provenienti da 131 paesi diversi e rappresentanti 27 differenti tipologie ...

Chiara Mauri
Chiara Mauri

La spesa al super non sarà più di moda?

Lo sviluppo di formati distributivi orientati all’everyday value; la crescente popolarità di strategie improntate alla convenience, capaci di assecondare in modo semplice e intelligente le esigenze di acquisto degli individui; la conquista di quote di mercato da parte dell’e-commerce; la perdita di competitività delle grandi superfici: ecco le sfide che stanno esasperando il settore del retail grocery in Europa e che obbligano a un cambiamento dei modelli di business. Sono queste le premesse da cui muovono le riflessioni e le proposte dell’articolo How to Thrive in Europe’s Vexing Grocery ...

Livatino-Tagliavini
Massimo Livatino, Paola Tagliavini

Le paure della supply chain

Il MIT Forum for Supply Chain Innovation ha appena rilasciato i risultati preliminari di un’indagine mirante a identificare i key risk concerns, condotta su un ampio campione a livello internazionale: 70 aziende, di cui 47 per cento manifatturiere, 37 per cento finanziarie e 16 per cento retail, distribuite fra Europa (40 per cento), Asia (40 per cento) e USA (20 per cento). Il 92 per cento degli intervistati ritiene che i principali rischi per le aziende stiano cambiando, per effetto della natura dell'economia digitale. La gerarchia delle preoccupazioni vede al primo posto la «complessità», ...

Palmieri
Antonio Palmieri

Buona logistica, alta competitività

È stato recentemente pubblicato il report Connecting to Compete 2016 realizzato dal team Global Trade della Word Bank. Il report, riproposto dal 2007 con cadenza biennale, dedica ampio spazio all’analisi del Logistics Performance Index (LPI), un indicatore di performance messo a punto per misurare l’efficienza della logistica di una nazione. Come ribadito all’interno del report, è indubbio che un sistema logistico nazionale efficiente e affidabile consenta alle imprese di un territorio di essere più competitive sia sul mercato domestico che su quello globale. L’aumento di competitività ...

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Paolo Pasini

Una nuova identità per il CIO

Una delle più ampie ricerche svolte a livello globale, col coinvolgimento di 3352 CIO e technology leader di 82 diversi paesi: si tratta della 2016 CIO Survey, svolta congiuntamente da una consulting come KPMG e da una società di recruitment, Harvey Nash. Secondo la survey, siamo di fronte a uno spostamento dell’interesse dei CEO e delle priorità aziendali da progetti IT che mirano a ridurre i costi operativi aziendali (focus primario dei CEO secondo il 37 per cento dei respondent) a progetti IT che cercano di incrementare i ricavi (adesso priorità dei CEO secondo il 63 per cento dei ...

Meloni
Gianluca Meloni

Le paure dei CFO europei

Diversi sono gli spunti di interesse che emergono dalla terza edizione della Deloitte European CFO Survey. La ricerca, che ha raccolto i pareri di quasi 1500 CFO di 17 paesi europei, ha cercato di capire, da un lato, quali fossero le previsioni sul futuro dal punto di vista di chi in azienda è sempre particolarmente sensibile agli aspetti economico-finanziari e, dall’altro, quali potessero essere le implicazioni di dette previsioni sull’agire aziendale. Con riferimento al primo punto i CFO delineano uno scenario a luci e ombre. Essi sembrano moderatamente ottimisti per quanto riguarda le ...

Caporarello
Leonardo Caporarello

Come (non) ti negozio lo stipendio

È facile intuire come occuparsi di negoziazioni, per esempio di accordi sovranazionali, sia una questione complessa, che richiede spesso molte competenze nonché tanta preparazione e energia. Tuttavia, potremmo assumere che tanto minore è la complessità della negoziazione quanto più semplice sarà portarla avanti. Una dimensione della complessità è data dal numero di elementi oggetto della negoziazione. Inoltre, tanto più forte è l’interesse verso quegli elementi, quanto maggiore dovrebbe essere l’impegno nel processo negoziale. Ma è davvero sempre così? Non proprio: anzi molto probabilmente ...

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Anna Omarini

Fintech rubaclienti?

L’ultimo rapporto di CapGemini (World Retail Banking Report 2016) pone in evidenza tre temi interessanti per il futuro del retail banking. Il primo riguarda la customer experience nel banking. I dati riportati rilevano in generale una crescita dell’indice di customer experience presso il settore bancario, il che induce a pensare che le banche si stiano muovendo in questa direzione, almeno con l’obiettivo di mantenere i propri clienti in portafoglio. Per contro, però, questo dato positivo stenta ancora a generare nuovo business - e dunque maggiori profitti per le banche. Per cui la redditività ...

Busacca
Bruno Busacca

Consumi 2030: più marketing di qualità

L’ultimo rapporto di McKinsey Global Institute (Urban World: The Global Consumer to Watch) evidenzia molteplici evoluzioni di grande interesse per l’economia internazionale, innescate dai cambiamenti demografici in atto e dal loro andamento asimmetrico a livello mondiale. Queste evoluzioni assumono significative implicazioni di marketing strategico, che dovranno essere attentamente approfondite dalle imprese. Per esempio, se è vero che la crescita attesa nei consumi da oggi al 2030 sarà in grande parte (75 per cento) trainata dall’incremento del reddito pro capite, non è azzardato ipotizzare ...