Ricerca

Documenti trovati: 167
Articolo rivista (E&M - 2005/1) Ruozi Roberto

Storie di concentrazione bancaria: la mancata fusione San Paolo-Dexia

Il processo di concentrazione continua a interessare pressoché tutti i sistemi bancari del mondo. Sulle sue motivazioni, sui suoi aspetti positivi e negativi sia a livello micro sia a livello macroeconomico, sui percorsi tecnici da seguire per realizzarlo e su altri aspetti del problema la letteratura ha già detto tutto quello che era possibile dire. Sugli aspetti pratici e sulle reali manifestazioni ...

Articolo rivista (E&M - 2005/1) Musile Tanzi Paola

Private banking/wealth management: la redditività dell’area di business

Il settore ha attratto negli ultimi anni una molteplicità di operatori, con modelli strategici e gestionali molto eterogenei tra loro.

Articolo rivista (E&M - 2005/1) Schwizer Paola

L’innovazione organizzativa nel corporate banking: mito e realtà

L’innovazione riguarda per lo più strutture e ruoli, e non sistemi operativi e modelli culturali, determinanti per un reale cambiamento nei comportamenti e nella flessibilità organizzativa.

Articolo rivista (E&M - 2005/1) Omarini Anna

Il retail banking: tra strategia e organizzazione

Emerge una conflittualità fra una vision strategica basata su efficienza, standardizzazione e globalizzazione dei servizi retail, e il comportamento della clientela che non si allinea così rapidamente ai “dettati” della banca a distanza e alle esigenze delle grandi concentrazioni.

Articolo rivista (E&M - 2005/1) Francione Marisa

Leadership: i plusvalori di UniCredit. Intervista a Alessandro Profumo, Amministratore delegato UniCredit

L’etica conviene: un nuovo modo di fare banca – fondato sulla centralità (e non strumentalità) dell’individuo, sulla fiducia, sul rispetto e sulla responsabilità – impatta sulla possibilità di aggregare consensi e risorse e, quindi, sui risultati conseguibili o perseguibili. Unicredit, alla luce dei risultati raggiunti (e non solo per quelli) è stata regolarmente considerata negli ultimi ...

Articolo rivista (E&M - 2005/2) Rovetta Barbara

Le operazioni di corporate spinoff nel mercato italiano

In Italia le dimensioni contenute delle imprese quotate, la scarsa contendibilità e diversificazione aziendale limitano l’utilizzo dei corporate spinoff e ne riducono l’effetto sui rendimenti azionari.

Articolo rivista (E&M - 2005/2) Rossi Ginevra

Hedge funds: una forma di investimento per pochi

Per essere utilizzati al meglio, dovrebbero sempre essere combinati con attività poco correlate, e quindi utilizzati in ottica di gestione complessiva di un portafoglio. Se non si è investitori istituzionali e non si dispone di un patrimonio investibile pari ad almeno 2,5 milioni di euro, è meglio lasciar perdere.

Articolo rivista (E&M - 2005/3) Drago Danilo, Mazzuca Maria

La risk disclosure nelle banche italiane quotate alla vigilia di Basilea II

Un livello di risk disclosure non adeguato potrebbe avere diverse implicazioni per il management delle banche in termini di aumento del costo del capitale (di rischio e di credito) e di incremento della volatilità dei corsi azionari. Tuttavia la diffusione delle informazioni sui rischi non è priva di costi e le banche devono cercare di individuare il livello ottimale di disclosure. I risultati dell’indagine ...

Articolo rivista (E&M - 2005/4) Musile Tanzi Paola, Previati Daniele, Di Antonio Marco

Private banking / wealth management

Il private banking / wealth management forum è un momento di confronto organizzato dalla divisione intermediari finanziari e assicurazioni della SDA Bocconi sui modelli di business adottati dagli operatori per competere nel settore. La fisionomia del forum è quella del “laboratorio di esperienze”, grazie alla presenza di qualificati professionisti disposti a discutere con i partecipanti le continue ...

Articolo rivista (E&M - 2005/5) Ruozi Roberto

Nuove storie di concentrazioni bancarie

Nell’area dell’euro il numero delle banche è sceso da 9500 nel 1995 a 6400 nel 2004, in seguito a processi di acquisizioni e fusioni favoriti dai mutamenti regolamentari e di mercato, dai progressi dell’IT, dall’andamento dell’economia reale, da prospettive di realizzare economie di scala e di scopo. L’aumento della concentrazione non solo non ha avuto impatto negativo sulla concorrenza, ...