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Articolo rivista (E&M - 2005/2) Rossi Ginevra

Hedge funds: una forma di investimento per pochi

Per essere utilizzati al meglio, dovrebbero sempre essere combinati con attività poco correlate, e quindi utilizzati in ottica di gestione complessiva di un portafoglio. Se non si è investitori istituzionali e non si dispone di un patrimonio investibile pari ad almeno 2,5 milioni di euro, è meglio lasciar perdere.

Articolo rivista (E&M - 2009/4) Ruozi Roberto

È caduta la separatezza tra banca e impresa

La separatezza fra banche e industria è stata eliminata e le porte sono aperte, da un lato, per l’acquisizione da parte delle banche di partecipazioni – anche maggioritarie – nelle imprese industriali e, dall’altro, per l’acquisizione da parte delle imprese non finanziarie di partecipazioni – anche di maggioranza – nelle banche. Significativi sviluppi delle partecipazioni maggioritarie ...

Articolo rivista (E&M - 2007/6) Ruozi Roberto

Considerazioni sull’ennesima crisi bancaria

I sistemi bancari del mondo occidentale si trovano a vivere un momento convulso della loro storia, con una propensione all’innovazione che non sempre ha effetti benefici e che non sempre produce i riflessi competitivi e i profitti sperati. La continua e probabilmente infinita rincorsa fra l’innovazione e la regolamentazione fa sì che le regole di vigilanza nazionale e internazionale e le modalità ...

Articolo rivista (E&M - 2002/1) Gammaldi Domenico

Banche e rischio di credito: riflessi organizzativi del nuovo accordo sul capitale

Gli anni novanta sono stati caratterizzati da un profondo processo di integrazione e innovazione, finanziaria e tecnologica. L’intensificarsi della concorrenza e l’esistenza di economie di scala, soprattutto in settori con un elevato potenziale di crescita (per es. risparmio gestito, investment banking), sono le determinanti di molti processi di aggregazione che hanno interessato e coinvolgono ...

Articolo rivista (E&M - 1998/5) Capizzi Vincenzo

Gli accordi internazionali nell’ambito delle strategie competitive degli intermediari finanziari

L’obiettivo principale dell’articolo è quello di analizzare gli accordi internazionali tra intermediari finanziari impegnati nella realizzazione di strategie globali. Più in particolare, verrà evidenziato come le relazioni cooperative interaziendali assumano un ruolo e un’importanza del tutto particolari nello specifico settore in esame, nel quale fattori critici di successo come la costruzione ...

Articolo rivista (E&M - 2004/3) Cucurachi Paolo

L’industria del risparmio gestito al bivio della consulenza

Il consulente dovrebbe presidiare la corretta identificazione del profilo di rischio, la costruzione e implementazione del portafoglio modello, il monitoraggio e la manutenzione tattica dello stesso e la periodica rendicontazione dei risultati ottenuti.

Articolo rivista (E&M - 2002/3) Vesin Guido, Gianfrate Gianfranco

Finanza e innovazione aziendale: il ruolo del corporate venture capital

Imprese finanziate attraverso il CVC ricevono valutazioni mediamente più alte rispetto a quelle finanziate dai soli venture capitalist tradizionali.

Articolo rivista (E&M - 2001/3) Paci Sergio

La nuova disciplina fiscale accresce l’impegno richiesto alle compagnie

Un tema di rilevanza strategica è la ridefìnizione dell’offerta di servizi alla personal line derivante dal d.lgs. 47/2000.

Articolo rivista (E&M - 2010/1) Francione Marisa

Ed è solo l’inizio.

Intervista a Pierre Lefèvre, Amministratore Delegato e Direttore Generale Groupama Assicurazioni

Uno dei principali player assicurativi in Francia con una dimensione internazionale in netta evoluzione, Groupama è presente in quattordici paesi in Europa, Asia e Africa con 16 milioni di clienti, 38.500 dipendenti e un fatturato di 16,2 miliardi di euro. L’Italia è il primo mercato estero del Gruppo, con 1,7 milioni di clienti, 932 dipendenti, 834 agenzie e un fatturato di 1,39 milioni di euro. ...

Articolo rivista (E&M - 2001/6) Cacciamani Claudio

Il rischio da business interruption

In Italia risulta assai scarsa la copertura per i danni indiretti, cioè per il lucro che viene a cessare in caso di interruzione dell’attività di esercizio. Le ultime stime sono di una percentuale di aziende assicurate inferiore al 10%.