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Scelte, coerenze e dinieghi per evitare che l’Italia della ricerca rimanga “nei canapi”
Per avviare una più promettente stagione della nostra economia, si deve inevitabilmente puntare a un marcato sforzo in ricerca e innovazione, condizione necessaria per non scivolare, irrimediabilmente, lungo la china della perdita di competitività. I partecipanti al forum sono concordi nel segnalare che l’opzione non è persa; tuttavia, appare chiara la necessità di compiere delle scelte, e in ...

Stati Uniti ed Europa: parte (male) la riforma della finanza
Nelle ultime settimane sono avvenuti fatti importanti in tema di riforma delle regole. Negli Stati Uniti è stata approvata la cosiddetta legge Dodd-Frank di riforma dei mercati finanziari. In Europa la Commissione e il Parlamento stanno cercando di trovare un accordo sulla riforma della vigilanza. In entrambi i casi il consuntivo non è entusiasmante. Anzi. Negli Stati Uniti i rappresentanti ...

Fondi sovrani, istruzioni per l’uso
Il peso dei fondi sovrani continua a crescere nel capitale delle imprese e delle banche occidentali, Italia inclusa. In agosto il mercato ha appreso che la Libia è di fatto divenuta il primo azionista di UniCredit, che nel suo capitale ha anche il fondo sovrano di Abu Dhabi, entrato lo scorso luglio. L’ingresso dei fondi sovrani nel capitale di una grande banca italiana ha sollevato commenti preoccupati, ...

Tutelare la stabilità finanziaria: l’Europa non aspetti Obama
Il vertice del G20 a Londra si è concluso con un nulla di fatto in tema di vigilanza sui mercati finanziari. È evidente che gli Stati Uniti non possono oggi permettersi concreti passi avanti sul tema. La riforma della Vigilanza è invece un argomento che l’Europa deve affrontare senza indugio. Infatti, a differenza degli Stati Uniti, eventuali dissesti di grandi istituzioni transnazionali non ...

Rating e mercati finanziari: dall’uso all’abuso
Le agenzie di rating stanno vivendo una fase molto delicata. In Europa le autorità di controllo dovranno decidere – e ci si augura per il bene di tutti che lo facciano presto – quali agenzie hanno i requisiti di professionalità e di indipendenza necessari per svolgere la propria attività nel perimetro dell’Unione. La decisione verrà presa a Parigi da parte della neonata ESMA (European Securities ...

Non c’è solo Eataly
La ricca tradizione italiana, con il suo strettissimo rapporto con il territorio, permette e incentiva l’azione di imprenditori, di consolidata esperienza o di più recente avviamento, attratti non da economie di scala, quote di mercato, ricche campagne pubblicitarie, capillari reti di vendita, ma, al contrario, da economie di specializzazione, per la verità mai così identificate, nicchie di mercato, ...

Svalutare nel mondo globale conviene?
Nel dibattito di politica economica nazionale ritorna periodicamente l’idea che la forza dell’euro, risultato della politica monetaria troppo restrittiva della BCE, sia una delle cause del calo di competitività dell’industria europea. E dunque l’idea che il tasso di cambio possa giocare un ruolo chiave nel consentire la ripresa qualora lo stesso sia appropriatamente “aggiustato” al ribasso ...

L’impresa schiacciata fra la pressione dei mercati e la responsabilità sociale
La grande corsa verso la proprietà privata e il mercato Il crollo prima del muro di Berlino e poi dell’Unione Sovietica ha reso evidente quanto da anni era già chiaro agli osservatori più attenti: che i sistemi economici basati sulla proprietà privata dei fattori di produzione e sulla allocazione delle risorse e del prodotto regolata dai mercati (sistemi capitalistici) erano di gran lunga ...

La crisi della foresta non è tutta la vita dell’albero: le micro-fondamenta della crescita
All’inizio di novembre 2011 lo spread tra titoli del debito pubblico italiani e tedeschi raggiunse la quota record di 500 punti. Un livello al quale si correva il rischio concreto di non potere più restituire quanto dovuto e di subire un catastrofico contraccolpo sociale ed economico, a cominciare dall’impossibilità di pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici o le pensioni. Il nostro paese ...

L’ambizione senza radici del piano infrastrutturale
Il tema dell’investimento in infrastrutture è da qualche tempo al centro di un dibattito che coinvolge autorità di regolamentazione, operatori industriali, investitori finanziari. A fronte di un fabbisogno di infrastrutture stimato per l’Unione Europea in circa 2.000 miliardi di euro fino al 2020 e considerando i rigidi limiti imposti dal patto per la stabilità e il fiscal compact negli ...