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Articolo rivista (E&M - 2006/3) Puricelli Marina

Quando l’impresa è forte: il caso Dell’Orto SpA

Concentrarsi su un’idea imprenditoriale forte senza inseguire strampalate chimere finanziarie, confrontarsi con concorrenti e clienti dai quali si può imparare, decidere in fretta facendo sempre ciò che si è deciso sono comportamenti da adottare per sopravvivere in arene molto concorrenziali.

Articolo rivista (E&M - 2011/04) Preti Paolo

Co.Mark: società al servizio dell’export delle PMI

Costruire e monitorare una rete di vendita o investire per la creazione e la diffusione di un marchio sono azioni sempre più strategiche. Qui la presenza sul mercato di società di servizi con capacità mirate e predisposte a interagire con imprese di piccola e media dimensione può fare la differenza.

Articolo rivista (E&M - 2010/2) Casalaina Gaetano, Annushkina Olga

Buone prassi di gestione delle HR per le multinazionali italiane in Russia

Il paese detiene il reddito medio pro capite più elevato tra i paesi BRIC ma ha dovuto fronteggiare la grave flessione dei compensi in coincidenza con la crisi economica mondiale. Il successo di tre multinazionali italiane è stato giocato proprio sulla scelta di contenere i costi non legati direttamente ai salari, facendo leva sulla continuità e sulla stabilità in un’ottica di gestione delle ...

Articolo rivista (E&M - 2006/5) Depperu Donatella, Cerrato Daniele

Modelli d’internazionalizzazione, competitività e performance delle imprese

Tra le molte prospettive secondo le quali il tema della competitività internazionale delle imprese può essere affrontato, in questo articolo si è scelto di privilegiare quella volta ad analizzare il rapporto tra grado di internazionalizzazione, performance e competitività internazionale, con l’obiettivo di rispondere alla domanda: “è necessario essere più internazionali per essere più competitivi ...

Articolo rivista (E&M - 1998/4) Grandinetti Roberto

Evoluzione del distretto industriale e delle sue formule imprenditoriali. Il caso del distretto friulano della sedia

I distretti industriali italiani stanno attraversando una fase di transizione evolutiva. Se in passato hanno potuto funzionare secondo una logica prevalentemente chiusa all’ambiente esterno, la tendenza attuale consiste nell’apertura internazionale dei sistemi produttivi locali, oltre i pochi e deboli canali di collegamento precedenti. Questo lavoro illustra la transizione in corso nel distretto ...

Articolo rivista (E&M - 2008/3) Lojacono Gabriella, Guerini Nicola [2]

Private equity e gruppi multibrand nel sistema arredamento

Il successo competitivo appare ormai legato a un mercato globale dominato da attori sia internazionali sia locali in cui si registra la compresenza di dinamiche competitive diverse: volontà di differenziazione, necessità di maggiori efficienze interne, capacità di fronteggiare l’ambito internazionale. La fattibilità di percorsi di crescita appare dunque legata a prerequisiti come le risorse ...

Articolo rivista (E&M - 2003/3) Spigarelli Francesca

I processi di internazionalizzazione delle PMI. Un’analisi empirica sul contesto produttivo marchigiano

La diffusione e le peculiarità dei processi di internazionalizzazione in atto presso le aziende di dimensioni minori costituiscono ambiti di analisi particolarmente interessanti per comprendere le conseguenze delle scelte aziendali sul piano dei risultati conseguiti, i possibili rischi assunti, nonché le implicazioni manageriali principali dei sentieri di crescita avviati. Per tentare di indagare ...

Articolo rivista (E&M - 2006/2) Preti Paolo, Puricelli Marina

Calvi SpA contro i luoghi comuni

In qualunque settore, anche nei più tradizionali, c’è spazio per realizzare una politica di nicchia, e il caso Calvi lo esemplifica molto bene. L’azienda opera da più di cinquant’anni nel settore dei profili speciali in acciaio trafilati a freddo.

Articolo rivista (E&M - 2006/6) Francione Marisa

I campioni superano i confini. Intervista ad Alessandro Profumo, Amministratore Delegato UniCredit Group

Circa 66 miliardi di capitalizzazione, una presenza in venti paesi nel mondo, oltre 28 milioni di clienti e 7000 sportelli, 134.000 dipendenti e impieghi per 426 miliardi alla fine del 2005 pongono UniCredit tra i primissimi gruppi finanziari in Europa. E ancora: il piano 2005-2008 prevede una crescita composta annua dell’utile per azione di circa il 27%, un miglioramento del cost/income ratio di ...