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Professione affinatore: il caso Luigi Guffanti
Ecco un’azienda atipica che, pur restando commerciale, non sarà mai superata, né a monte né a valle, rispettivamente dai propri fornitori e clienti, per oggettive difficoltà strutturali: i piccoli casari non hanno la mentalità e i mezzi per proporsi in modo adeguato ai gourmet internazionali; questi ultimi non hanno convenienza a esplorare gli alpeggi delle montagne europee. E i concorrenti? ...
Da officina a multinazionale tascabile
Attenzione ai clienti, forte spinta all’innovazione, intuizione imprenditoriale, capacità di creare reale valore e reale interesse alle persone. Questi i principali atout che hanno portato OMET a fatturare nel 2014 oltre 75 milioni di euro.
Alleanze internazionali in Val Tidone. Il caso del Gruppo Allied International
L’attenzione al mercato ha portato opportunità di crescita grazie a innovazioni di processo e di prodotto. Con mente aperta al cliente, nei fatti e non solo nelle dichiarazioni di intenti.
Cambiare le regole del gioco per battere la crisi: il caso Patrizia Pepe
In anni di continui piagnistei nel settore dell’abbigliamento, un caso che fa riflettere sull’opportunità di non dare mai per scontate certe prassi vigenti, di avere l’intelligenza di mettere in discussione “le regole del gioco” e, infine, di avere il coraggio di rompere alcuni paradigmi di settore.
Il contratto di rete: il caso PIB
Il contratto di rete non è un disegno calato dall’alto, ma una proposta che nasce da oggettive caratteristiche dell’agire imprenditoriale e che intercetta un bisogno: mantenere un’elevata autonomia imprenditoriale. La rete è un soggetto che non paga tasse, che non ha partita IVA, ha solo un codice fiscale ed è la cosa meno burocratica che ci sia nel nostro paese.
Segni di rilievo: 135 anni di storia, 15 di crescita
Dalla provincia di Varese oltreconfine per sviluppare l’attività. Alla base una proprietà familiare responsabile, che guarda avanti, è aperta al confronto con l’esterno, sa affrontare anche i momenti più duri.
La Sportiva SpA: impresa di successo lontano dal distretto
Quando l’idea imprenditoriale è buona e l’imprenditore è valido il distretto passa in second’ordine: può aiutare le imprese a crescere e a svilupparsi, ma non è fattore imprescindibile.
Microelettronica e imprenditorialità verso lo sviluppo di un polo hi-tech nell’area catanese
Nel bacino catanese, la cosiddetta Etna Valley, si sta sviluppando un agglomerato a elevato contenuto tecnologico, luogo di interscambio tra i “centri” di produzione della conoscenza (grande impresa hi-tech, università, centri di ricerca pubblici e privati ecc.) e le iniziative imprenditoriali che si localizzano attorno ad essi. Nel caso specifico, la presenza a Catania della STMicroelectronics ...
Una piccola impresa da competizione: il caso Dallara Srl
Molto tempo prima che la ricerca e l’innovazione venissero sbandierate dai nostri responsabili istituzionali e da gran parte degli economisti italiani come doverosa risposta al calo di competitività dell’industria nazionale, l’Ing. Dallara le aveva poste al centro della sua filosofia aziendale, non solo a parole ma con i fatti.
Pane e marmellata
Per dimostrare che non c’è limite all’innovazione anche nei settori maturi, per capire quale può essere un posizionamento interessante per molte piccole imprese italiane.