Le “due sessioni” di marzo non hanno riservato sorprese: la riconferma del presidente Xi Jinping dimostra la sua volontà di tenere le redini del Partito e dello Stato il più a lungo possibile, in nome di “sicurezza” e “stabilità”. Il futuro del Dragone passa da un confronto sempre più serrato con Washington e dalla ricerca di un ruolo da punto di riferimento per i paesi del Sud del mondo. Ma per preservare la sua crescita economica Pechino dovrà scegliere tra due strade: quella di un rinnovato e accentrato controllo statale sull'economia, e quella delle riforme.