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A proposito dell’importanza dell’onestà
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero
Proverbio arabo
Questo proverbio va dritto al cuore del problema: spesso ci sono tante verità, anche in azienda, perché ci sono tante bugie che sacrificano una chiara lettura della realtà sull’altare dei propri tornaconto personali. Quando questo avviene, l’azienda è destinata al declino. Nel relativismo esasperato che caratterizza la nostra modernità, e nell’elogio incondizionato del rispetto dei diversi punti di vista (anche di quelli che, per stupidità o peggio per malafede, proprio non lo meriterebbero) finiamo per perdere di vista la cosa più importante: la realtà è una, e fa ciò che vuole. Sta a noi la responsabilità etica di leggerla con integrità, come manager e come imprenditori, per interpretarla al meglio e al meglio decidere. Da questo, e soltanto da questo, dipende il fatto che la nostra impresa prosperi o decada negli anni a venire. Ma allora: come mai nelle aziende spesso è così difficile raggiungere un’opinione condivisa in merito al da farsi? Alcune volte, poche per la verità, perché i problemi che la realtà ci pone davanti sono davvero complessi. Il più delle volte, invece, perché siamo noi a scomporre la realtà in mille valutazioni differenti che sovente null’altro nascondono se non gli interessi personali nostri, e dei vari orticelli organizzativi coltivati e difesi all’interno dell’impresa. Insomma, è la nostra mancanza di onestà intellettuale e di dirittura morale a fare la sfida più difficile. Non la sfida in sé. Su questo fronte, un bravo imprenditore dovrebbe essere sempre di esempio a sé stesso e ai suoi collaboratori. Mettendo al centro dell’organizzazione, e come elemento fondante dei rapporti tra le persone, la parresia. Vale a dire quello che i greci antichi celebravano come il valore del «parlar chiaro», del dire la verità rifuggendo da ogni ipocrisia e doppiezza. Se ognuno di noi dice la verità agli altri, come insieme di persone ci sarà più facile trovare una lettura comune delle realtà e, in base a questa lettura comune, agire. Alla base di tutto c’è l’onestà individuale e il suo figlio migliore: una verità francamente dibattuta e veramente condivisa.