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02/04/2020 Alberto Grando

Premiare l’eccellenza manifatturiera

L’Italia si posiziona al secondo posto nella classifica dei Paesi industriali in Europa e al settimo nel mondo, nonostante il drastico calo della sua produzione industriale degli ultimi dieci anni. La competitività del sistema-Italia è strettamente legata alla sua manifattura.

Osservando alcune grandezze aggregate, come sintetizzato nella Tavola 1, si rileva che più di 1/5 del PIL (21,4 per cento) è assicurato dall’insieme dei settori industriali, e circa il 15 per cento dalla sola manifattura. Dall’analisi dei dati relativi alla numerosità delle aziende e del numero di occupati, inoltre, appare evidente il peso del settore secondario: oltre il 20 per cento delle aziende italiane sono classificate all’interno dei diversi settori industriali (l’8,69 per cento solo nel manifatturiero), con un impatto rilevante in termini di creazione di lavoro, oltre 5 milioni di occupati, pari al 31,12 per cento dei lavoratori totali (circa 3,7 milioni, pari al 21,6 per cento nella sola manifattura). Ancor più rilevante, come prevedibile, è il ruolo dei settori industriali in termini di export, sia sotto il profilo aggregato (81,21 per cento), sia dove ci si limiti al solo comparto manifatturiero (79,53 per cento).

Tabella 1 - Impatto dell’industria Italiana

tabella

Industria = Attività estrattive (B) + Attività manifatturiere (C) + Fornitura energia elettrica (D) + Fornitura Acqua (E) + Costruzioni (F)

Fonte Istat, 2019

La presenza dell’industria, inoltre, genera un indotto rilevante sotto il profilo dei servizi a essa connessi, quali, per esempio, servizi di trasporti, logistica, manutenzione e sistemi informativi.

L’industrial Excellence Award 2019

In questo contesto, anche in Italia, a partire dal 2016, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza nazionale come già avveniva in Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Svizzera e Turchia, aziende industriali e di servizi  partecipano a una manifestazione che intende confrontare le best practice promosse dalle realtà selezionate e premiarne l’eccellenza industriale.

L’Industrial Excellence Award (IEA) Italia si pone infatti l’obiettivo di identificare e valorizzare le eccellenze nel campo della produzione industriale e dei servizi del nostro Paese, al pari di quelle degli altri Paesi che da più tempo partecipano a questa valutazione svolta su scala multinazionale.

Le realtà sono selezionate sulla base di un protocollo di analisi elaborato congiuntamente da università e business school che prendono parte all’iniziativa. La metodologia di assessment adottata consente di verificare come, all’interno dell’unità di analisi osservata, sia essa un’unità di business di un’azienda industriale o operante nel contesto dei servizi, a partire dalla formulazione delle scelte strategiche di vertice si generi un processo di delega e integrazione organizzativa che si sviluppa attraverso azioni di comunicazione interna, misurazione delle performance rilevanti e coinvolgimento del personale a tutti i livelli.

L’analisi delle realtà selezionate da ciascuna business school prevede la raccolta di dati e di informazioni riferite alla formulazione della strategia della business unit indagata, sotto il profilo dei suoi obiettivi di fondo, delle caratteristiche dei prodotti e servizi offerti, dei clienti e dei mercati serviti; vengono inoltre valutati una serie di indicatori di performance articolati mediante una balanced scorecard costruita attorno a misure economico-finanziarie, di mercato, di operation e di sviluppo ed engagement del personale aziendale. L’indagine approfondisce inoltre i processi legati alla sostenibilità, ai collegamenti con le community di riferimento e ai processi di digitalizzazione aziendali. Particolare attenzione viene quindi dedicata all’analisi dei processi core correlati al Supply Chain Management, allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, e al ruolo giocato dalle risorse umane.

Il vaglio dei dati forniti dall’azienda è effettuato anche attraverso una site visit e interviste al personale aziendale, svolte da un team di docenti, esperti di operation management provenienti dalla business school aderente al progetto in ciascun Paese.

L’Industrial Excellence Award, inizialmente avviato da ricercatori di INSEAD (Francia) e WHU (Germania) è stato poi perfezionato con il contributo delle università partner che ne hanno promosso la diffusione in un numero crescente di Paesi:

  • in Gran Bretagna (Judge Business School, University of Cambridge);
  • in Spagna (IESE di Barcellona);
  • in Francia (Insead e HEC di Parigi);
  • in Germania (WHU, Otto Beisheim School of Management di Vallendar/Koblenz);
  • nei Paesi Bassi (RSM - Rotterdam School of Management di Rotterdam e la TU/E – Techniche Universiteit di Eindhoven);
  • in Svizzera (IMD Business School di Losanna);
  • in Turchia (Koc University, Graduate School of Business di Istanbul).

Epta tra le finaliste dell’Industrial Excellence Award Europe 2019

La cerimonia di premiazione delle aziende eccellenti 2019 si è tenuta il 4 dicembre a Barcellona, presso la sede di IESE business school. Nell’auditorium della prestigiosa scuola di management, alla presenza di alumni, rappresentanti del mondo aziendale, delle aziende partecipanti e vincitrici delle precedenti edizioni e del team di docenti provenienti dalle diverse business school che collaborano al progetto. Nel corso di una giornata intensa e ricca di presentazioni e stimoli, Epta ha portato la propria esperienza, collocandosi tra i due finalisti del premio.

Epta, gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale, opera a livello mondiale grazie ai suoi marchi Costan, Bonnet Névé, Eurocryor, Misa, Iarp e Kysor Warren e offre una gamma completa di soluzioni, assicurando la fornitura, l’installazione e la manutenzione di impianti nei settori Retail, Food&Beverage e Ho.Re.Ca. Con sede a Milano e un fatturato 2018 di 921 milioni di euro, vanta siti produttivi sia in Italia che all’estero, quasi 6000 dipendenti e una capillare presenza tecnica e commerciale, garantita da più di 40 filiali dirette.

Epta ha partecipato all’IEA con la business unit di Limana (in provincia di Belluno) che si è distinta sia per i rilevanti investimenti in innovazione tecnologica e sostenibilità, sia per le attività di formazione. Il Gruppo, infatti, si impegna nel miglioramento continuo dei suoi siti produttivi e quello di Limana ne è una testimonianza concreta

In rappresentanza del vertice dell’unità locale di Limana è intervenuto l’ing. Paolo Cavalleri, Deputy Operations Manager, che ha sottolineato l’attenzione del Gruppo a favore della riduzione dell’impatto ambientale, come dimostrato per esempio dagli impianti di cogenerazione e fotovoltaici installati e dai miglioramenti apportati per abbattere il KOE (Kilograms of Oil Equivalent)/prodotto. Ha altresì evidenziato le azioni di Epta nel promuovere l’integrazione tra tecnologie digitali e linee automatizzate attraverso l’adozione di soluzioni 4.0 intelligenti e cyberfisiche che mettono in comunicazione macchine, sistemi di stoccaggio e processi aziendali, garantendo così l’ottimizzazione dei processi produttivi, una migliore gestione dei dati per offrire prodotti sempre più intelligenti e iperconnessi. Infine, ha posto l’accento sui numerosi progetti del Gruppo per accrescere le conoscenze dei propri collaboratori e dei giovani del territorio, come per esempio EPTAcademy sviluppata con SDA Bocconi School of Management.

La giuria ha infine particolarmente apprezzato la creazione dell’impianto vetreria di Limana, realizzato grazie a un piano strategico da circa 10 milioni di euro che ha permesso al Gruppo di dotarsi di nuove tecnologie e competenze, generando 100 nuovi posti di lavoro nel bellunese.

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