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E&M Podcast

15/07/2025 Redazione E&M

Nuovi approcci alla gestione della tecnologia: politiche, innovazione e visione sistemica per la trasformazione industriale

Come accelerare la diffusione di tecnologie trasformative in ecosistemi complessi? Il nuovo numero speciale di Economia & Management chiama a raccolta studiosi, professionisti e policy maker per esplorare come nuovi modelli, strumenti, politiche e attori possano favorire l’adozione su scala di soluzioni ad alto impatto per l’industria: intelligenza artificiale, agritech, blockchain per la sostenibilità, clean energy. La call for papers accoglie articoli accademici (sottoposti a peer review) e contributi di thought leadership che analizzino l’evoluzione degli intermediari, le sfide della governance e i modelli emergenti capaci di generare impatto economico, ambientale e sociale. Gli abstract devono essere inviati entro il 31 ottobre 2025.

Il progresso tecnologico è una delle caratteristiche distintive delle attuali transizioni industriali. Dall’intelligenza artificiale  che sta ridefinendo la produttività  all’implementazione di tecnologie capital intensive come i sistemi di energia rinnovabile: lo sviluppo, l’adozione e l’accelerazione delle nuove tecnologie non possono più essere considerati processi confinati a una sola disciplina o funzione. Richiedono invece un approccio coordinato, sistemico e multilivello, fondato sulla collaborazione tra stakeholder e sull’integrazione di innovazione, politiche pubbliche, finanziamento e trasformazione organizzativa.

Tradizionalmente, la ricerca sulla gestione della tecnologia si è concentrata su modelli di adozione come il Technology Acceptance Model (TAM), la Unified Theory of Acceptance and Use of Technology (UTAUT) e la teoria della Diffusione dell’Innovazione (Diffusion of Innovation, DoI), per citare solo i principali.

Negli ultimi anni, tuttavia, la letteratura ha iniziato a esplorare anche i fattori sistemici più ampi che influenzano l’adozione delle tecnologie. Ad esempio, Geddes e Schmidt (2020) hanno analizzato il ruolo degli intermediari finanziari nello sviluppo di nicchie tecnologiche. Kanda, Hjelm, Clausen e Bienkowska (2018) hanno messo in evidenza la rilevanza del nesso finanza–innovazione–politica per superare le barriere all’eco-innovazione, elaborando un approccio per l’analisi delle funzioni svolte dagli intermediari.

Altri studi, come quelli di Howells (2006) e di Colovic, Caloffi, Rossi, Paladini e Bagherzadeh (2024), hanno evidenziato come gli intermediari dell’innovazione facilitino lo scambio di conoscenze e contribuiscano a ridurre i fallimenti sistemici, in particolare nei processi di adozione delle tecnologie digitali. Gli stessi autori analizzano inoltre come gli intermediari dell’innovazione digitale contribuiscano a istituzionalizzare le transizioni sistemiche, svolgendo un ruolo di coordinamento all’interno degli ecosistemi.

Nonostante questi contributi rilevanti, la letteratura si è finora concentrata prevalentemente sull’adozione di tecnologie digitali asset-light e su innovazioni a livello organizzativo. Rimangono aperti diversi interrogativi. Questi modelli sono ancora validi per l’adozione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale? Qual è il ruolo degli intermediari, come incubatori e acceleratori? E quale significato assume l’emergere di realtà come i venture studio nel supportare l’implementazione di tecnologie first-of-a-kind?


Promuovere la gestione tecnologica: integrare politiche, innovazione e visione sistemica per la trasformazione industriale

Cosa suggeriscono queste nuove configurazioni – come i venture studio – per la gestione della tecnologia? È possibile che elementi come la progettazione delle politiche pubbliche, i meccanismi di finanziamento e il ruolo degli intermediari agiscano in modo sinergico per favorire la diffusione tecnologica in contesti complessi? È questo il caso, ad esempio, delle tecnologie capital intensive legate alla transizione energetica, come quelle per la produzione di energia pulita, oppure in scenari in cui l’obiettivo temporale – come il raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050 – richiede un’accelerazione straordinaria.

Questo numero speciale di Economia & Management si propone di consolidare i fondamenti teorici esistenti, colmare alcune lacune critiche e offrire nuove prospettive di analisi. L’intento è anche quello di esplorare come modelli di business innovativi – come ad esempio il paradigma technology-as-a-service – possano essere necessari per scalare e integrare nuove tecnologie in risposta a sfide complesse, sia a livello industriale sia a livello sociale. L’attenzione si concentra sull’interazione tra gestione tecnologica ed ecosistemi allargati, ovvero l’ambiente entro cui le tecnologie vengono sviluppate, commercializzate e adottate.


Riferimenti bibliografici:

  • Colovic, A., Caloffi, A., Rossi, F., Paladini, S., & Bagherzadeh, M. (2024). Innovation intermediaries and emerging digital technologies. Technovation, 133. doi:10.1016/j.technovation.2024.103022
  • Davis, F. D. (1989). Perceived usefulness, perceived ease of use, and user acceptance of information technology. MIS Quarterly, 13(3), 319–340.
  • Geddes, A. and Schmidt, T. (2020). Integrating finance into the multi-level perspective: Technology niche development and the role of financial intermediaries. Research Policy, 49(6), 103987. https://doi.org/10.1016/j.respol.2020.103987
  • Howells, J. (2006). Intermediation and the role of intermediaries in innovation. Research Policy, 35(5), 715-728. doi:10.1016/j.respol.2006.03.005
  • Kanda, W., Hjelm, O., Clausen, J., & Bienkowska, D. (2018). Roles of intermediaries in supporting eco-innovation. Journal of Cleaner Production, 205, 1006-1016. doi:10.1016/j.jclepro.2018.09.132
  • Rogers, E. M. (1962/2003). Diffusion of innovations (Vol. 1st/5th ed.): New York: Free Press.
  • Venkatesh, V., Morris, M. G., Davis, G. B., & Davis, F. D. (2003). User acceptance of information technology: Toward a unified view. MIS Quarterly, 27(3), 425–478.


Call for Contributions – Invito alla presentazione di contributi

Invitiamo prospettive interdisciplinari che esplorino come:

• Le tecnologie emergenti, trasformative e/o capital intensive vengano scalate e diffuse tra i diversi settori;
Modelli di business innovativi, pratiche organizzative e strutture di partnership favoriscano l’integrazione efficace delle tecnologie;
• Approcci sistemici – che colleghino finanziamento, partnership, regolazione, policy e design – plasmino le traiettorie della gestione e adozione tecnologica.

 

Temi di interesse (elenco non esaustivo):

Nuove tecnologie e tecnologie di frontiera: come stanno emergendo e integrandosi nei settori industriali le tecnologie trasformative – dalle piattaforme basate su intelligenza artificiale ai sistemi di agricoltura indoor, fino alle energie rinnovabili capital intensive?
Adozione tecnologica nei settori legati alle risorse naturali: quali sono le dinamiche di diffusione in contesti complessi e ad alta intensità di capitale come agricoltura, estrazione mineraria, oil & gas e produzione di energia?
Innovazione organizzativa per l’impatto ESG: in che modo le imprese stanno utilizzando la tecnologia per raggiungere obiettivi in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG)?
Policy e pensiero sistemico nell’accelerazione tecnologica: quale ruolo svolgono gli strumenti di policy – come la definizione dell’agenda, l’iterazione progettuale e il rafforzamento delle capacità – nel comprimere i tempi di adozione tecnologica?
Tecnologie digitali a supporto delle decisioni strategiche: quanto sono efficaci l’IA e le piattaforme digitali nel supportare processi decisionali all’interno e tra le organizzazioni?
Blockchain e smart contract per la sostenibilità: in che modo queste tecnologie vengono utilizzate per garantire filiere tracciabili e sostenibili?
• Tecnologie di frontiera nel software e nell’IA generativa: quali sono i rischi, le sfide di governance e le opportunità di innovazione legate all’adozione dell’IA generativa e di tecnologie affini?


Obiettivi dei contributi

Questo numero speciale di Economia & Management intende contribuire al progresso di diverse linee di ricerca e pratiche professionali, attraverso:

• L’ampliamento dei confini teorici della gestione della tecnologia, includendo dinamiche di sistema e interdipendenze cross-settoriali;
• L’approfondimento del ruolo in evoluzione degli intermediari – come acceleratori, incubatori e agenzie di sviluppo – nel facilitare l’accelerazione e la scalabilità delle tecnologie emergenti;
• La definizione di quadri di valutazione per misurare l’efficacia delle politiche pubbliche nell’attivare la diffusione e l’adozione delle tecnologie.

Oltre ai contributi accademici, il numero mira a offrire spunti operativi utili per policy maker, leader industriali e intermediari dell’innovazione coinvolti nella gestione delle transizioni tecnologiche complesse.


Tipologie di contributo

Il numero speciale prevede due canali distinti per l’invio dei contributi: 

  1. Articoli a contenuto accademico (circa 25.000 battute spazi inclusi), che saranno sottoposti a un processo di peer review formale e pubblicati all’interno del numero speciale di E&M Plus; 
  2. Contributi di thought leadership (circa 6.000 battute spazi inclusi), selezionati e curati dai curatori del numero speciale, con l’obiettivo di creare un ponte tra ricerca accademica e pratica manageriale

Gli autori potranno inoltre essere invitati a partecipare a una serie di podcast collegata all’iniziativa, con l’obiettivo di ampliare la diffusione e il coinvolgimento del pubblico executive. Nel rispetto del principio “ricerca che informa i decisori, decisori che orientano la ricerca”, si incoraggiano in particolare i contributi da parte di alumni e partecipanti attuali del programma DBA di SDA Bocconi. Il numero speciale ospiterà almeno 6–8 articoli accademici completi, accompagnati da una selezione più ampia di voci attraverso il canale dedicato alla thought leadership.

 

Tempistiche di pubblicazione

La call for abstracts sarà pubblicata formalmente il 15 luglio 2025. Gli abstract dovranno essere inviati entro il 31 ottobre 2025 e le decisioni di accettazione saranno comunicate entro il 15 febbraio 2026.

Un workshop di sviluppo professionale (Professional Development Workshop – PDW), incentrato sulla scrittura, e una conferenza collegata al numero speciale si terranno presso SDA Bocconi nel maggio 2026, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo degli autori e promuovere il confronto tra pari.

I manoscritti finali dovranno essere inviati entro il 30 giugno 2026. Dopo la consegna, sarà avviato il processo di peer review, con eventuali revisioni e approvazioni finali previste entro il 31 ottobre 2026.

Il numero speciale è programmato per la pubblicazione ufficiale in occasione della conferenza inaugurale del DBA, prevista per gennaio 2027.


Pubblico di riferimento

Ricercatori attivi nei campi dell’innovazione, della gestione tecnologica, delle politiche pubbliche e delle transizioni verso la sostenibilità.
Professionisti impegnati nella commercializzazione di tecnologie, nel venture building e nei processi di innovazione aziendale.
Policy maker responsabili di strategie industriali, regolazione tecnologica e framework per la transizione climatica.

 

Per ulteriori informazioni sui contributi accademici, contattare il Dr. Christopher Vas:
📧 christopher.vas@dba.sdabocconi.it

Per informazioni relative ai contributi di thought leadership, contattare il Dr. Fadi Sbaiti:
📧 fadi.sbaiti@dba.sdabocconi.it

Per tutte le altre informazioni editoriali e relative all’invio dei contributi, visitare:
🔗 https://emplus.egeaonline.it/it/home

 

(Co-)Editor

Prof. Vincenzo Baglieri
Professor of Practice, Operations and Technology Management – SDA Bocconi School of Management
Vincenzo Baglieri è Professor of Practice di Operations and Technology Management presso SDA Bocconi School of Management e Professore di Technology, Innovation and Operations Management all’Università Bocconi. Attualmente ricopre il ruolo di Associate Dean della Master Division e in precedenza è stato Direttore dell’Executive MBA. La sua attività di ricerca si concentra sulla gestione strategica dell’innovazione, sull’industrializzazione dei servizi e sulla progettazione della customer experience. Ha guidato progetti di consulenza e formazione in Europa, Nord America e America Latina, collaborando con grandi aziende nei settori bancario, automotive e telecomunicazioni. I suoi lavori sono stati pubblicati in riviste internazionali di rilievo, tra cui International Journal of Production Research, International Journal of Automotive Technology and Management, e Journal of Computational and Applied Mathematics. Coordina il modulo del Global Executive MBA presso UCLA Anderson ed è stato Visiting Scholar presso UC San Diego. Ha conseguito il PhD presso l’Università di Pavia e completato l’ITP alla NYU Stern School of Business.

Dr. Fadi Sbaiti
General Manager, AgX – Khalifa University
Fadi Sbaiti è un manager con oltre 18 anni di esperienza nella gestione di progetti, operation e general management in diversi settori industriali. Attualmente è General Manager di AgX, il centro di ricerca avanzata di Khalifa University (Abu Dhabi, UAE), focalizzato sull’innovazione in ambito AgTech, scienze agrarie e agricoltura verticale indoor. Nel suo ruolo guida attività di ricerca e sviluppo all’avanguardia, promuovendo partnership strategiche con università, centri di ricerca e imprese private per affrontare le sfide agricole nei climi desertici e aridi. In precedenza è stato General Manager di AeroFarms, dove ha curato l’avvio operativo della sede UAE e la costruzione del centro AgX. Sbaiti è titolare di un DBA conseguito presso SDA Bocconi, di un MBA presso la IMD Business School di Losanna e di una laurea in Ingegneria dei Sistemi presso la US Naval Academy di Annapolis. La sua carriera si distingue per l’impegno verso pratiche sostenibili e innovazione nella gestione ingegneristica e aziendale.

Dr. Christopher Vas
General Manager – Food Innovation Precinct Western Australia (FIPWA)
Director – Executive Officer, South East Corridor Councils Alliance (SECCA)
Christopher Vas è General Manager della Food Innovation Precinct Western Australia (FIPWA) e Director–Executive Officer della South East Corridor Councils Alliance (SECCA). È attualmente candidato al DBA presso SDA Bocconi e ha conseguito un PhD in Public Policy presso l’Australian National University, oltre a un MBA e una laurea in Ingegneria. Ha inoltre completato un Executive Certificate in Strategy and Innovation presso la MIT Sloan School of Management. La sua ricerca si concentra su come policy, finanza e intermediari abilitino l’accelerazione tecnologica orientata alla transizione net-zero. È co-autore di un volume sull’innovazione nelle PMI e la produttività, e ha pubblicato su riviste come R&D Management, Journal of Comparative Policy Analysis ed Evidence and Policy. È Adjunct Associate Professor presso la University of Canterbury. Ha ricoperto ruoli accademici e consulenziali in Australia, Singapore, Nuova Zelanda e India, portando nei suoi studi una prospettiva profondamente informata dalla pratica.

 

Photo iStock / Kaikoro

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