#insideindia
#insideindia: una nuova mini-serie E&MPLUS
Il secondo Stato al mondo per popolazione (oltre 1,25 miliardi), il decimo per PIL e una crescita media del PIL reale superiore al 6 per cento nell’ultimo quinquennio: con questi dati l’India è uno dei Paesi a maggior prospettive di sviluppo. Uno sviluppo trainato da eccellenze mondiali: outsourcing e servizi ICT, aeronautica, pharma, cure e terapie mediche ecc.
Se a questo si aggiunge che oltre il 41 per cento della popolazione ha meno di vent’anni (equivalente ai 500 milioni di cittadini europei, ma in ulteriore crescita), si può intuire chiaramente il potenziale dei prossimi anni.
Tuttavia a questi risultati positivi, fanno da contraltare enormi paradossi: il 58 per cento della popolazione rurale che dipende interamente da un’agricoltura di sussistenza, il 12 per cento della popolazione sotto la soglia di povertà, mortalità infantile elevata, corruzione, infrastrutture deboli.
Con questa mini-serie vogliamo proporre una serie di contributi che esplorano l’economia del continente indiano da numerosi punti di vista: macroeconomico, produttivo, finanziario, socio-educativo, manageriale, partendo con un intervento di Carlo Altomonte sulle prospettive dell’economia indiana.
A contributi accademici di docenti Bocconi attivi presso la MISB[1] si aggiungono quello della Camera di Commercio Italo-Indiana, che offre supporto alle imprese italiane che in India o con l’India lavorano e le interviste ad alcuni manager che in questo Paese gestiscono le consociate locale di gruppi multinazionali italiani.
Speriamo con questo di stimolare curiosità e dibattito su un’area che le imprese italiane non possono ignorare.
(Paola Bielli è ricercatore presso il Dipartimento di Management & Tecnologia dell’Università Bocconi)
[1] MISB Bocconi è il campus indiano a Bombay di SDA Bocconi. Presente dal 2012, ha già diplomato quattro coorti di PGPB (Post Graduate Program in Business). Oltre al PGPB (la cui sesta edizione è partita a luglio con 84 studenti), MISB in India fa anche executive education e gestisce tre centri di ricerca. Il tutto con faculty proveniente all'85 per cento dal campus di Milano.