Appunti del direttore
Imprese a prova di Brexit
Con il voto a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, si apre una fase di incertezza a livello politico che potrebbe avere delle importanti conseguenze sui mercati internazionali, come nota Carlo Altomonte nel suo intervento su E&MPLUS.
Qui vorrei invece spostare lo sguardo sulle imprese italiane e sulle implicazioni che la Brexit potrebbe avere per la loro attività.
Una considerazione da cui partire è che, al di là delle dinamiche macroeconomiche, le nostre imprese risentiranno in modo difforme del cambiamento di scenario, a seconda del settore in cui operano e dei mercati di riferimento; per esempio:
- le imprese per cui il Regno Unito rappresenta un mercato di sbocco di una qualche rilevanza potrebbero essere condizionate negativamente dal probabile rallentamento dell’economia britannica nel prossimo futuro – ciò sembra tanto più vero per quelle imprese che producono o commerciano beni strumentali;
- le imprese che hanno in aziende britanniche dei concorrenti di primo piano vedranno in parte modificarsi i rapporti di forza relativi in virtù della mutata dinamica del cambio euro/sterlina.
Allo stesso tempo, il nuovo rapporto tra Regno Unito e mercato unico, a seconda di come andrà configurandosi, potrebbe indurre alcune grandi multinazionali a riallocare i propri investimenti, reindirizzandoli in parte anche verso il nostro paese e aprendo così nuove prospettive di sviluppo per le imprese italiane. Come dire, forse non tutta la Brexit viene per nuocere.