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L’occhio del padrone ingrassa il cavallo
A proposito dell’importanza della delega
L’importanza della delega e questo proverbio italiano sembrano in contraddizione. Invece non è così. La delega non è il contrario del controllo. Saper delegare significa trovare qualcuno che guarda il cavallo esattamente con i nostri occhi, se siamo degli imprenditori. Che lo guardi, in poche parole, come se fosse cosa sua. Questo è lo scopo di una delega intelligente e che produce risultati.
Naturalmente, la delega è meno importante quando un’impresa è piccola. Il cavallo è uno solo, e l’imprenditore basta a se stesso. E può arrivare ovunque, anche negli angoli più lontani della propria organizzazione, nell’arco della giornata. Ma la delega diventa essenziale quando l’impresa è grande. Sono troppi i cavalli da guardare, e due occhi e il lasso di tempo di una giornata non bastano più per controllarli tutti. Occorre quindi trovare altri occhi che guardino gli altri cavalli, con lo stesso sguardo, come se fossero i propri.
Rispetto a questa necessità la soluzione è semplice e ben conosciuta: bisogna che i manager «chiave» dell’azienda siano anche azionisti. Ma non, come avviene ancora troppo spesso oggi, con stock option legate al risultato di breve periodo, bensì con azioni in lock-in per alcuni anni - cioè, il tempo necessario per generare una crescita di valore dell’impresa che sia robusta, seria, duratura.
Questo sarebbe un passo di fondamentale importanza da compiere, e non tanto per le troppo reclamizzate mega start-up californiane, quanto per le nostre medie imprese italiane. Che ormai sono diventate, per ampiezza dei mercati serviti e complessità organizzativa, delle vere e proprie «multinazionali tascabili». E che, in troppi casi ancora, riservano ai loro manager sistemi incentivanti basati sul breve termine. Sono incentivi, quelli legati al breve periodo, che fanno breccia perché sono più comodi per l’imprenditore. Non perché sono la risposta giusta. Purtroppo, queste sistemi incentivanti finiscono per creare dei piccoli padroncini che, in azienda, fanno finta di guardare ai cavalli che sono loro affidati, ma che invece guardano al proprio tornaconto personale di breve periodo. Tornaconto che è in conflitto con un obiettivo di sviluppo sano dell’impresa.