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Made in Italy: la Cassazione perde di vista imprese e consumatori
Una disciplina comunitaria dell’indicazione di origine eviterebbe rischiose interpretazioni nazionali e tutelerebbe i lavoratori europei.
Questioni di fondo
Per affrontare il futuro, il settore orafo italiano, che possiede elevate competenze di prodotto e di produzione, deve sviluppare competenze nella gestione dei processi che portano i prodotti verso il mercato: in particolare, la capacità di dotarsi di un’adeguata identità correlata con l’offerta. Il made in Italy, se mai lo è stato, oggi non è più sufficiente.
Vino di qualità: un benchmark per la competitività del made in Italy
La scelta di un numero crescente di produttori agricoli e non agricoli per il vino di qualità ha aumentato il valore aggiunto del vino, risvegliata la domanda interna, aperto i mercati internazionali, collocando la produzione enologica in una posizione di spicco nella bilancia commerciale italiana e tra i comparti trainanti del made in Italy. Già in tal senso possiamo definire la trasformazione ...
Crescere per competere. Intervista a Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Confindustria
Leggendo la stampa estera, soprattutto negli ultimi mesi, la reputazione del sistema Italia si è pesantemente deteriorata; ma, seppur sintomatici, sono i titoli (positivi e/o negativi) del Financial Times o dell’Economist a darci la reale dimensione della percezione delle nostre aziende o del nostro sistema economico e delle sue prospettive? Un più serio approccio al tema della reputazione (che ...
La Sportiva SpA: impresa di successo lontano dal distretto
Quando l’idea imprenditoriale è buona e l’imprenditore è valido il distretto passa in second’ordine: può aiutare le imprese a crescere e a svilupparsi, ma non è fattore imprescindibile.
Non c’è impresa senza imprenditore
Posta dei lettori Leggendo il resoconto del forum sulla piccola e media impresa (e&m, n. 6, 2004) sono rimasto molto colpito, quasi affascinato, dalla straordinaria vitalità delle imprese lì rappresentate, anche se operanti in settori diversi da quelli normalmente attribuiti al made in Italy, e dalle innovazioni strategiche e dalle soluzioni organizzative adottate. Tuttavia, mi capita di incontrare ...
Made in italy: la tutela di una marca che non c’è
Come un pendolo, che oscilla fra gli estremi della catena del valore, il dibattito sulla competitività del sistema Italia pone periodicamente in luce ora la necessità di investire più risorse nella ricerca e sviluppo, ora l’opportunità di agevolare la delocalizzazione della produzione nei paesi a basso costo di manodopera, ora l’esigenza di presidiare con maggiore efficacia la distribuzione ...
Comunicare il Made in Italy
Per promuovere il prodotto Made in Italy bisogna far sognare, far desiderare il prodotto italiano in un mondo dove l’eccesso di sazietà ha ucciso ogni desiderio.
Made in Italy e innovazione
Mentre l’attenzione dei consumatori e della stampa è focalizzata prevalentemente sui nomi e sui marchi dello stilismo e della confezione, le aziende e le tecnologie a monte della filiera (fibre, tessuti, macchinari e finissaggi) rappresentano la reale fonte di vantaggio del sistema italiano.
Gli imprenditori “illuminati” del nostro paese: profili tipici e sfide
Ricercatori e operatori economici si interrogano su quali siano le risposte strategiche che i cluster di aziende del settore illuminazione possono dare alle problematiche del nuovo scenario competitivo.