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Euro e franco africano insieme è meglio
L’analisi dei costi e dei benefici macroeconomici dell’esperienza del franco africano è molto più complessa di quella che il superficiale dibattito avvenuto in Italia negli scorsi mesi ha mostrato. La scelta del governo francese di ridurre il ruolo della Francia porrà i Paesi africani di fronte alla scelta di come proseguire i rapporti con l’euro. La BCE potrebbe avere un ruolo attivo ...
Le regole d’oro per fare business
L’Africa è un’area in cui fare impresa è sfidante e allo stesso tempo molto promettente. Per chi decide di operare sul continente, la selezione dei Paesi da cui iniziare o su cui focalizzarsi è cruciale così come l’approccio strategico di medio-lungo termine da adottare. I Paesi più promettenti sono quelli con economie più diversificate e con una minore dipendenza da singole risorse, quali ...
Donne ed energia motori di sviluppo
Le donne africane rappresentano oltre il 50 per cento della popolazione africana ma contribuiscono a generare solo il 33 per cento del PIL collettivo del continente. Questo perché sono impiegate per lo più nel settore informale, in lavori a basso reddito e con pochissime tutele e speranze di crescita professionale. In Africa, circa 600 milioni di persone attualmente sono prive di accesso all’energia ...
Nazionalizzazioni e privatizzazioni in una prospettiva storica
La commistione fra pubblico e privato è, in Italia, un carattere ineludibile nel percorso di modernizzazione economica nazionale. Tra Otto e Novecento, l’iniziativa statale diede concretezza all’unificazione del Paese dotandolo delle infrastrutture indispensabili. Le imprese dell’IRI sono state poi protagoniste della fase di sviluppo del « miracolo economico » in cui l’atteggiamento di ...
Le ragioni per essere ottimisti in Italia
Per tradurre in realtà il potenziale vantaggio sui competitor stranieri, alle imprese italiane è richiesto un cambiamento organizzativo e di rafforzamento delle competenze nel settore dell’intelligenza artificiale; al sistema-Paese (istituzioni e rappresentanza di impresa) un maggior impegno a fornire tutto il supporto necessario per l’upgrade tecnologiche richiesto.#La consapevolezza del top ...
Se gli editori non credono più nell’editoria
Per fronteggiare le conseguenze della crisi del 2008, anziché potenziare l’informazione online gli editori italiani scelsero una strada che nessuno altrove aveva imboccato: al profondo ridimensionamento delle strutture aziendali seguì un lentissimo trasferimento degli investitori pubblicitari dalle piattaforme analogiche a quelle digitali. Tuttavia, dal 2007 al 2018 i ricavi pubblicitari della ...
Dal quotidiano al newsbrand la lettura dei manager
I lettori italiani continuano a riconoscere alla stampa affidabilità, professionalità, qualità degli approfondimenti e serietà. Per gli individui appartenenti al target degli imprenditori, dirigenti, manager, liberi professionisti e loro familiari c’è una superiore ricerca di informazioni e di approfondimento qualificato, caratteristico della carta stampata: l’84,7 per cento di loro ha letto ...
Il consumatore longevo, anzi senza età
Gli over 65 non hanno solo bisogno di sanità o sicurezza, ma desiderano divertirsi, consumare, apparire, viaggiare. Bisogna iniziare a ridisegnare l’offerta in linea con le esigenze e i gusti di questa categoria demografica per la quale meno del 15 per cento delle aziende ha ideato strategie di business ad hoc . Inoltre, nell’immediato futuro si andrà sempre più a delinearsi un potenziale « ...
Se gli anziani diventano uno stimolo per un nuovo welfare
La prospettiva silver economy propone di allargare lo sguardo, integrando alle pratiche assistenziali anche altre necessità e attitudini delle persone anziane. I primi segmenti di mercato che hanno guardato al comparto silver sono stati il turismo, il settore arte e cultura, il trasporto, il settore benessere. Rispetto agli under 35, in Italia gli over 65 si caratterizzano per un consumo pro-capite ...
Come è cambiato il profilo demografico
L’Italia detiene il primato di Paese più vecchio d’Europa: il 22,8 percento dei propri abitanti è un ultrasessantacinquenne. Inoltre, dal 2015 registra una perdita annua media di circa 100 mila abitanti, dimostrandosi incapace anche di crescere a livello demografico. L’eccezionale longevità della sua popolazione la pone ai primi posti nel panorama mondiale. Inoltre, superati i 65 anni, sia ...