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L’euro conviene?
Secondo recenti sondaggi, un italiano su cinque vorrebbe tornare alla lira. Una ventata di euroscetticismo che potrebbe portare a un totale di 2,5-3 miliardi di euro di maggiori oneri a carico di quei cittadini che gli euroscettici dichiarano di voler difendere “dall’Europa”. E se facessimo causa per danni agli euroscettici?
L’immigrazione vista da imprese e sindacati
L’analisi fa emergere la frammentarietà delle strategie e l’occasionalità delle azioni messe in atto dalle aziende
Le sfide per il sistema sanitario
In Italia, il profilo epidemiologico degli immigrati è molto differenziato e in parte dipende dalla zona geografica nella quale vivono. In generale, gli immigrati non si contraddistinguono per condizioni di salute peggiori rispetto agli indigeni, ma presentano profili di rischio diversi dalla popolazione autoctona rispetto alle diverse patologie. A livello di sistema sanitario, le disuguaglianze ...
Cina: sogno proibito del capitalismo occidentale. A colloquio con Cesare Romiti
La Cina è il più grande mercato di consumo del mondo e tale rimarrà. Oggi è la seconda economia mondiale, diventerà più grande degli Stati Uniti, ma soprattutto è un mercato di consumo. Non c’è più un pericolo, c’è solo un’opportunità e chi non la coglie rimarrà indietro.
L’integrazione (mancata) nel mercato del lavoro
Quando si parla di immigrazione e mercato del lavoro, bisogna tenere presente due temi, tra loro strettamente intrecciati: gli effetti dei flussi migratori sui nativi e il livello di integrazione dei migranti nel mercato del lavoro di destinazione. Per quel che riguarda il primo aspetto, l’evidenza suggerisce che l’immigrazione ha un modesto effetto positivo sui salari e sui livelli di occupazione ...
Misurare la competitività: implicazioni per i policy maker
Il seguente lavoro si propone di fornire ai policy maker e agli opinion leader una chiave interpretativa dei concetti fondanti il modello del Global Competitiveness Index attraverso l’analisi della metodologia adottata dal World Economic Forum; obiettivo dell’analisi non è tanto mettere in discussione la robustezza o la validità del modello teorico e degli indicatori che da esso sono derivati, ...
Il governo prova a vincere la partita
Il peggioramento degli scenari internazionali e della dinamica dei consumi potrebbe pregiudicare l’impegno del governo alla riduzione del rapporto debito/PIL.
Donne e PA un caso di successo a metà
Pur presenti in maggioranza nella pubblica amministrazione (il 58 per cento del totale degli impiegati nei Paesi OCSE), le donne fanno carriera meno degli uomini. Se da un lato stanno progressivamente occupando mestieri pubblici tipicamente maschili (non più solo maestre e infermiere, ma anche magistrate, prefette e segretarie comunali), dall’altro sono ancora sottorappresentate nei ruoli dirigenziali. ...
Gender pay gap il ruolo delle imprese
Nel corso degli ultimi 30 anni, in Italia i differenziali salariali di genere nel settore privato si sono ridotti in maniera sensibile, anche se rimangono molto accentuati tra i redditi da lavoro elevati: la differenza tra uomini e donne è del 30 per cento a vantaggio dei primi. Ancora nel 2021 la nascita di un figlio rappresenta uno dei principali fattori che contribuiscono ad accentuare i divari ...
La parità di genere è l’investimento necessario
Per evitare che i (pochi) passi avanti compiuti in questi anni per promuovere la parità di genere svaniscano di fronte all’emergenza pandemica, sono necessarie politiche pubbliche che accelerino il progresso verso la parità di genere, sostenendo la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la loro presenza in posizioni decisionali. Una più ampia assistenza all’infanzia e l’estensione ...