Appunti del direttore

30/05/2016 Guido Corbetta

Tre condizioni per una reale economia circolare

Ormai da qualche tempo, l’economia circolare è entrata prepotentemente nel dibattito degli economisti: anche da noi in Italia al tema sono stati dedicati convegni e pubblicazioni. Si tratta di un nuovo approccio che, partendo dalla constatazione che le risorse naturali sono limitate e diverranno sempre più scarse, punta a mantenere le risorse utilizzate (incluse quelle tradizionalmente considerate scarti o rifiuti) quanto più a lungo possibile all’interno del ciclo produttivo.

Sono convinto che i principi dell’economia circolare possano essere proficuamente applicati anche nella gestione aziendale e che possano contribuire a un’innovazione significativa dei modelli di business. Ma ciò sarà possibile solo se tre condizioni verranno soddisfatte, rispettivamente da imprese, consumatori e istituzioni:

  • le imprese devono cominciare a rivedere tutte le attività e i processi, per capire quali di essi possano effettivamente essere migliorati adottando la nuova prospettiva dell’economia circolare;
  • i consumatori devono acquisire consapevolezza della centralità del tema e modificare le proprie preferenze in favore di prodotti che arrivino da filiere che applichino i principi dell'economia circolare;
  • i policy maker devono pensare a due possibili forme di incentivo: sia verso quelle imprese che producono secondo i principi dell’economia circolare, sia verso quelle imprese che distribuiscono i prodotti secondo i principi dell’economia circolare.
GuidoCorbetta