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Il trionfo della soggettività (e dello smartphone)
Negli ultimi decenni, si è lentamente esaurito il legame storico degli italiani con la lettura dei quotidiani: l’alto tasso di scolarizzazione non porta diplomati e laureati a leggere, mentre i meno scolarizzati non sentono più quella spinta a partecipare alla vita collettiva che in passato muoveva alla lettura dei giornali. Il trionfo della soggettività e l’esplosione dell’innovazione tecnologica ...
Alle origini della crisi della carta stampata
In Italia il settore della carta stampata non è mai stato trainante: l’alfabetizzazione di massa e la definizione di un solido sistema industriale, che in altri Paesi ha guidato l’espansione del mercato editoriale e la nascita della stampa e dell’editoria popolare, sono state conquiste relativamente recenti. Le difficoltà economiche del settore sono acuite dalla crisi generalizzata di fiducia ...
Il costo dell’ignoranza
Il basso tasso di scolarizzazione dell’Italia si riflette inevitabilmente sul futuro dei giornali, innanzitutto dal punto di vista della domanda rappresentata dai lettori. A partire dall’iniziale divario storico dei tassi di alfabetizzazione rispetto alle altre nazioni, il nostro Paese ha sempre occupato il fondo delle classifiche in termini di diffusione dei quotidiani. Inoltre, con la scusa ...
Un declino annunciato e le strategie dei quotidiani
Negli anni Novanta e nei primi anni Duemila, la maggioranza degli editori e dei quotidiani adottarono lo stesso modello di business della televisione commerciale: i contenuti pubblicati divennero fruibili a tutti a titolo gratuito e si decise che i ricavi digitali sarebbero derivati solo dalla raccolta pubblicitaria. Inoltre, a parte alcune eccellenze internazionali il rapporto tra sfruttamento del ...