E&M

2007/2

Stefano Bonini Vincenzo Capizzi Maurizio Lombardi Roberto Mazzei

Perché le operazioni di buyback sono sempre più frequenti? Un’analisi empirica sul mercato azionario italiano

Negli ultimi venti anni si è assistito a un'enorme crescita del numero delle operazioni di buyback. Tuttavia non si è ancora giunti a una chiara comprensione di questo fenomeno, anche a causa delle limitate informazioni disponibili su tali decisioni finanziarie. Scopo di questo articolo è controllare le principali ipotesi sulle motivazioni sottostanti a un’operazione di buyback analizzando l'effetto degli annunci di riacquisto di azioni sulla performance delle società quotate prima e dopo la discontinuità costituita per l'Italia dall'introduzione nel 1998 della riforma dei mercati finanziari. Dall’analisi empirica emerge che la riforma, introducendo più rigorosi criteri di corporate governance e trasparenza, ha incrementato il volume e la frequenza degli annunci di riacquisto azionario, come pure il numero di aziende che hanno fatto ricorso a questo strumento. Infine, la reazione del mercato ai buyback, misurata dai rendimenti anomali il giorno dell’annuncio (AR) e dai rendimenti anomali cumulati (CAR), si è invertita con un passaggio dei CAR a lungo termine da negativi a positivi.

L'ACCESSO A QUESTO CONTENUTO E' RISERVATO AGLI UTENTI ABBONATI

Sei abbonato? Esegui l'accesso oppure abbonati.