E&M

2000/5

Patrizio Braccioni

Il ruolo della pianificazione fiscale internazionale nei gruppi di imprese. Una strategia che non riguarda soltanto le grandi multinazionali

Sino ad alcuni anni fa i paradisi fiscali erano spesso utilizzati per scopi illeciti, talvolta criminali. Una forte azione politica degli Stati (in particolare degli Stati Uniti) ha spinto alcuni paradisi fiscali a collaborare con le autorità giudiziarie di altri paesi nel perseguimento di attività criminali, a limitare i benefici fiscali e introdurre nuove figure e forme giuridiche utili alle imprese per motivi talvolta completamente diversi dal risparmio fiscale. Molta documentazione sulle novità fiscali nel mondo è pubblicata da organismi e istituti specializzati, senza dimenticare Internet. Vi è inoltre necessità di fare esperienza sul campo nei paesi di cui si affrontano le problematiche fiscali. Importante è poi il monitoraggio delle evoluzioni normative di alcuni paesi chiave nello scenario internazionale: Hong Kong e Singapore per l’area del Far East, la Spagna per l’America Latina, l’Italia per i paesi del Nordafrica, l’Ungheria per l’Europa dell’Est, e altri, di portata più globale, dall’Olanda, alla Svizzera, al Lussemburgo. Tra i nuovi protagonisti il caso più eclatante è quello delle Mauritius, il tramite migliore per gli investimenti in India e in Indonesia. Grande attenzione richiedono gli Stati Uniti, che, per forza ed espansione economica, meglio degli altri conoscono le tematiche di fiscalità internazionali. L’influenza dei negoziatori USA in sede internazionale, inoltre, spesso fa sì che normative e regolamentazioni interne vengano “esportate” nel resto del mondo (per es. le direttive OCSE sui prezzi di trasferimento). Di fronte a un campo così vasto è giocoforza per l’imprenditore riconoscere i propri limiti. La necessità di avvalersi di un pianificatore diviene quindi fondamentale. D’altra parte, è indubbio che la pianificazione fiscale internazionale, rapportata ai costi e al numero di persone coinvolte, può essere annoverata tra le più rilevanti fonti di creazione di valore per gli azionisti e tra le attività di grande contenuto tecnico e manageriale per l’azienda multinazionale.

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