L’articolo, prendendo spunto da recenti casi balzati alla ribalta della cronaca internazionale, analizza alcuni aspetti del rischio che si genera per le aziende che, direttamente o indirettamente tramite subfornitori localizzati in paesi in via di sviluppo, utilizzano il lavoro minorile. L’analisi è condotta cercando di evidenziare i fattori che più incidono su questa classe di rischi e gli effetti che ne possono derivare sulle risorse immateriali aziendali. Alla luce dei danni che tali comportamenti possono produrre sul patrimonio immateriale, vengono inoltre poste in evidenza alcune possibili strategie di fronteggiamento dell’evento dannoso facendo riferimento anche a casi noti all’opinione pubblica e allo sviluppo delle “certificazioni etiche”.