E&M

2005/4

Alessandro Danovi Antonino Guida

Valutazione d’azienda e giudizio di congruità nelle fusioni: alcune evidenze empiriche

Questo articolo nasce dal desiderio di verificare empiricamente nel sistema italiano i criteri di valutazione utilizzati dai consigli di amministrazione per la determinazione dei valori delle società partecipanti e il giudizio di congruità formulato dall’esperto, chiamato a pronunciarsi dall’art. 2501- sexies . Lo studio è basato sull’analisi di quaranta operazioni di fusione, la maggior parte svolte davanti al Tribunale di Milano, che hanno coinvolto quasi cento aziende italiane nel periodo 1999-2003. L’obiettivo del legislatore, con l’art. 2501- sexies , nella prassi si scontra con difficoltà applicative derivanti dalla relazione tra le finalità diverse delle fusioni e la scelta dei metodi di valutazione. Il confine tra valutazione e negoziazione dei valori è tutt’altro che netto poiché, grazie all’evoluzione delle tecniche valutative, è possibile “scontare” all’interno del processo valutativo gli interessi di una delle parti coinvolte. In questo scenario, se l’analisi dell’esperto, soprattutto nelle fusioni tra società quotate, si dovesse fermare all’apprezzamento del solo concambio teorico, senza considerare le variabili di natura extravalutativa che possono influire sulle scelte degli amministratori, si risolverebbe nell’assolvimento “formale” del suo compito e non nel rispetto sostanziale della ratio della legge.

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