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Una rottamazione avventata
Per vari motivi di metodo e di merito reputo il decreto banche popolari discutibile e dannoso. Nel metodo è mancata una seria discussione su pregi e difetti delle dieci maggiori popolari. La scelta di forzarne la trasformazione in SpA per decreto – per di più con la ‘fiducia’ – è stata improvvida. In primis, è stato mistificatorio accampare l’urgenza di un provvedimento ove neanche i ...
BCE: indipendente sì, tedesca no
L’acquisto da parte della Banca Centrale Europea (BCE) di titoli pubblici ha aperto nella vita dell’euro una fase nuova, in cui l’efficacia del governo della moneta dipenderà da due fattori: occorrerà una difesa attenta delle regole a presidio dell’indipendenza, ma nello stesso tempo bisognerà evitare una politica monetaria di tipo “tedesco”. Nei prossimi mesi la BCE affronterà ...
Ottanta euro? Elettronici e a tempo
Nel disegno di politica economica del governo Renzi un ruolo rilevante ha assunto il cosiddetto provvedimento degli ottanta euro. L’effetto auspicato sulla crescita economica sarebbe molto più probabile se il trasferimento alle famiglie fosse effettuato in una modalità innovativa: moneta elettronica a tempo. Inoltre, una tale misura darebbe un contributo anche a un obiettivo ancor più importante, ...
Sud: l’occasione federalismo
Il federalismo può rappresentare un’occasione importante per la classe politica italiana e meridionale per investire nel fattore che più determina la bassa crescita del Sud: il deficit di capitale sociale. L’analisi economica più recente ha messo in luce che in un dato territorio, a parità di altre condizioni, il motore della crescita economica è la dotazione di un bene comune peculiare: ...
Vaticano e regole: una lezione per tutti
Il 30 dicembre il Santo Padre, con la lettera apostolica Motu Proprio ha dato per la prima volta alla Città del Vaticano una regolamentazione antiriciclaggio. In particolare l’Istituto Opere Religiose (IOR) esce da una nociva situazione di limbo legislativo. Promulgando la Motu Proprio, che adegua la normativa vaticana alle migliori pratiche istituzionali e istituisce l’autorità di sorveglianza ...
Crisi finanziaria: le due facce dell’Europa
Di fronte a mercati finanziari in continua turbolenza, l’Europa mostra due facce. Da un lato, la tradizionale Europa democratica, che procede a singhiozzo, più a parole che a fatti. Dall’altro, l’aggressiva Europa autocratica, rappresentata dalla Russia di Putin, che muove in modo deciso i suoi capitali, ampliando la propria sfera di azione. Due dinamiche opposte, i cui risultati sono tutt’altro ...
I nuovi assetti proprietari delle reti di trasporto energia in Europa
Introduzione A partire dal 2009 si sta assistendo a un considerevole aumento del numero di fusioni e soprattutto acquisizioni di infrastrutture di trasporto dell’energia in Europa, sia dell’elettricità sia del gas. Tali acquisizioni sono state realizzate non solo dalle imprese del settore energetico e da soggetti tradizionalmente interessati ai settori energetici, ma anche da investitori ...
Popolari: la lunga strada della riforma
Nello scorso gennaio il governo è intervenuto in modo deciso e inusuale sul mondo delle banche popolari, con un decreto che impone a quelle con oltre 8 miliardi di euro di attivo totale di trasformarsi in società per azioni e dunque di abbandonare la loro originale struttura cooperativa, basata in primo luogo sul voto capitario, dunque sulla parità fra soci indipendentemente dal numero di azioni ...
Svalutare nel mondo globale conviene?
Nel dibattito di politica economica nazionale ritorna periodicamente l’idea che la forza dell’euro, risultato della politica monetaria troppo restrittiva della BCE, sia una delle cause del calo di competitività dell’industria europea. E dunque l’idea che il tasso di cambio possa giocare un ruolo chiave nel consentire la ripresa qualora lo stesso sia appropriatamente “aggiustato” al ribasso ...
L’ambizione senza radici del piano infrastrutturale
Il tema dell’investimento in infrastrutture è da qualche tempo al centro di un dibattito che coinvolge autorità di regolamentazione, operatori industriali, investitori finanziari. A fronte di un fabbisogno di infrastrutture stimato per l’Unione Europea in circa 2.000 miliardi di euro fino al 2020 e considerando i rigidi limiti imposti dal patto per la stabilità e il fiscal compact negli ...