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Articolo rivista (E&M - 2019/4) Acciaro Michele

Quale futuro per i porti italiani

Data la conformazione geografica e la storia del nostro Paese, non è sorprendente che il sistema portuale italiano sia contraddistinto da grande varietà in termini di dotazioni infrastrutturali, volumi, attività commerciali, efficienza e sviluppo. Tuttavia, a partire dagli anni Ottanta l’assenza di una visione di sviluppo dei porti strumentale alla crescita del Paese ne ha limitato le prospettive ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Cappelli Agostino

Da dove parte il sistema ferroviario

Dal Regno d’Italia fino al nuovo codice degli appalti del 2016: la storia del sistema ferroviario italiano evidenzia come il susseguirsi di differenti obiettivi politici e di cambiamenti legislativi abbia reso molto difficile il ruolo dei tecnici valutatori, lasciando troppo spesso alla decisione politica, e alla sua rapida mutevolezza, il compito di programmare e finanziare le opere. Questo ha ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Zucchetti Roberto

Contesto macroeconomico tra luci e ombre

La scelta se investire o meno importanti risorse pubbliche per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto è stata, ed è, nel nostro Paese, al centro del dibattito politico. Da un lato i sostenitori dell’assoluta necessità di rilanciare gli investimenti pubblici, soprattutto nel settore delle opere di grande rilevanza, dall’altro coloro che ritengono queste scelte inutili o addirittura dannose. ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Castelli Gianluigi Vittorio, Gentile Maurizio, Pieri Valerio

Sui binari corre la crescita italiana

L’Italia è il primo caso al mondo – unico in Europa – di concorrenza tra operatori dell’alta velocità e, nel confronto internazionale, l’assetto regolatorio e il sistema di tariffazione del nostro Paese sono particolarmente evoluti. Nei prossimi anni, numerosi fattori di cambiamento incideranno sulla mobilità e sull’evoluzione del sistema ferroviario: demografici e sociali, ambientali, ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Bettoni Francesco

Tutti i numeri del progetto Brebemi

L’A35 Brebemi è stata la prima autostrada italiana realizzata in project financing , cioè mediante l’impiego esclusivo di capitali privati. Nel febbraio 2019 è stato presentato uno studio Agici sulle ricadute economiche, sociali e ambientali della nuova autostrada e da questo sono emerse ricadute positive per un territorio che interessa 5 province, 114 comuni, 640mila abitanti e 250mila lavoratori ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Signorini Paolo Emilio

La piattaforma logistica ligure

Grazie alla sua collocazione geografica nel cuore del Mediterraneo, l’Italia rappresenta una vera e propria «piattaforma logistica» che offre una pluralità di punti di accesso lungo tutta la linea costiera nazionale e in modo particolare lungo i porti dell’arco tirrenico e quelli dell’arco adriatico. Tuttavia, si impone la necessità di ripensare al ruolo dei porti, che devono mirare ad acquisire ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Secchi Carlo

Development and Wellbeing A Question of Works

The economic development and fortunes of States over the centuries have been sustained and often conditioned by the construction of infrastructure. This has allowed many backwards and economically depressed regions to reach excellent levels of prosperity. In addition, the system of infrastructure has had, and still has, an evident geopolitical impact. In that regard, the Treaty of Rome of 1957 expressly ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Conti Ilaria

TAP: a Priority for Europe. And for Italy?

The TAP (Trans Adriatic Pipeline) is one of the so-called PCIs, the projects considered as priority for the European Union’s energy policy. As it crosses through Italy to reach the markets of Northern Europe, our country should benefit from a whole series of indirect advantages deriving from this infrastructure.#These are linked mainly to the certainty of supplies and the geopolitical and strategic ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Chiaramonte Xenia

TAV: the Project that Doesn’t Exist

The high-speed rail line is not the first major project concerning the Val Susa area: there was the “ecological highway,” then the power line, and now the high-speed train line (TAV). Initially, the opposition led by the Habitat Committee against a “conception of the territory as a passive resource” was low-key, but it served to arouse the population.#The No TAV message is clear and summed ...

Articolo rivista (E&M - 2019/4) Nanni Gabriele, Zanchini Edoardo

New Mobility for the Country

From 2002 to date, 60 percent of state funding has gone to investments in roads and highways. Yet 42 percent of the national population lives in urban areas, where there is the largest infrastructure gap with respect to the rest of Europe, and above all, where we find most of the demand for transport. To deal with that demand, there should be an increase in the number of trains in circulation, starting ...