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Articolo rivista (E&M - 2002/6) Piantoni Gianfranco

Il gioco continua

Da cinquant’anni le cassandre annunciano la fine del giocattolo calcio. Ma se il sistema è così fragile, perché l’agonia è infinita? Perché la stupidità umana non muore mai.

Articolo rivista (E&M - 2010/3) Piantoni Gianfranco

Sapevano sorridere

Ha già disputato due volte la Parigi-Roubaix, l’inferno del Nord. Ma l’11 aprile 1993 sembra la volta buona. Franco Ballerini è in grado di andarsene in fuga solitaria. Gilbert Ducos-Lassalle, il francese che aveva vinto l’anno prima, sente che l’italiano lo sta staccando. Lo implora di lasciarlo arrivare con lui al traguardo: sarebbe per lui come una vittoria. “Sul velodromo mi aspettano ...

Articolo rivista (E&M - 2008/1) Piantoni Gianfranco

Andare in discoteca

Tutte le ragazze sfilavano in bicicletta completamente nude. Come i maschi, del resto. È successo a Madrid, dove centinaia di giovani hanno manifestato contro l’inquinamento da traffico. Una ragazza si copriva il volto con una mascherina, quasi a richiamare l’attenzione sul resto. Se ogni domenica pomeriggio si organizza una manifestazione del genere, il Real Madrid perderà molti spettatori. La ...

Articolo rivista (E&M - 2005/5) Piantoni Gianfranco

Era meglio un Nobel

Dategli una moto qualsiasi, e lui vincerà. Come Re Mida, Valentino Rossi trasforma tutto in oro. A un simile toccasana deve aver pensato il rettore dell’Università di Urbino quando ha convinto i due terzi del suo senato accademico a conferirgli una laurea honoris causa in Comunicazione. Il buon rettore – a questo punto chiamarlo Magnifico mi sembra riduttivo – ha dichiarato di voler “svecchiare” ...

Articolo rivista (E&M - 2012/05) Piantoni Gianfranco

La serie B

Solo quattordici vette al mondo superano gli ottomila metri. Si addensano tutte in uno spazio molto ristretto, nell’Asia centro-meridionale. Gli alpinisti le chiamano “la zona della morte”: freddo intenso, vento forte, estrema rarefazione dell’aria e difficoltà a smaltire la fatica. Si cominciò con l’acquisire il privilegio di aver raggiunto per la prima volta una di queste vette, ...

Articolo rivista (E&M - 2005/3) Piantoni Gianfranco

Siamo campioni del mondo

Durante l’ultima guerra, mentre i giovani del paese erano al fronte, i pochi uomini rimasti cercavano di regalarci qualche scampolo di brivido sano. Giocavano alla “bala”. Quattro contro quattro, prendevano a pugni una palla di gomma cercando di mandarla il più possibile vicino alla linea di fondo del campo avversario o, ancora meglio, oltre la stessa. La mano era ricoperta da un fazzoletto ...

Articolo rivista (E&M - 2002/5) Piantoni Gianfranco

Era caffeina

Tra ragazzi una partita di calcio si organizza così: i prepotenti giocano all’attacco, i volonterosi a metà campo, gli scarsi in difesa, gli scarti in porta. La nullità assoluta fa l’arbitro, come dice un famoso cestista americano di colore: “Nel basket, solo i neri sanno giocare. Se i bianchi vogliono partecipare, devono accontentarsi di fare gli arbitri”. Questi uomini dal fischietto ...

Articolo rivista (E&M - 2003/2) Piantoni Gianfranco

 Nave senza timone

Sembrava fatta. Il 20 maggio 1973 doveva regalarmi due magie in una sola giornata: la permanenza in Serie A dell’Atalanta e la stella del Milan. Per vivere in diretta le due emozioni mi appollaiai in curva, allo stadio di Bergamo, con una radiolina. Minuto per minuto maturò una doppia catastrofe: il Milan rinviò di sei anni la conquista della famosa stella e l’Atalanta incassò la rete della ...

Articolo rivista (E&M - 2007/5) Piantoni Gianfranco

Dio vede e provvede

Ci mancava solo il minareto. Quando si intonerà il richiamo alla preghiera, le partite di calcio che si svolgeranno negli stadi vicini a una moschea saranno interrotte per alcuni minuti. Non è ancora una norma scritta ma diventerà presto un’usanza, almeno negli Emirati Arabi Uniti. Il primo ad applicarla è stato l’arbitro Muhammad Omar che, durante gli ultimi secondi del richiamo del muezzin, ...

Articolo rivista (E&M - 2001/6) Piantoni Gianfranco

Viaggio volentieri

Per partecipare alla maratona di New York il buon Ciro ha trasformato la sua vita diplomatica nel desolato Paraguay in un rosario di ulteriori sofferenze. Da mesi elabora e rispetta precise tabelle di allenamento, senza indulgere neppure a un dissetante se è arricchito di sali minerali. In ogni parte del mondo migliaia e migliaia di persone si allenano con la medesima caparbietà. E non certo per ...