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Articolo rivista (E&M - 2009/3) Canova Gianni, Salvemini Severino

La solitudine dei luoghi comuni

La precarietà sta diventando una condizione fisiologica dello status professionale delle giovani generazioni? Una forma non più patologica nelle relazioni di lavoro? Il film di Massimo Venier Generazione 1000 Euro affronta il problema con leggerezza ma anche con profondità. E prospetta alcune soluzioni che fanno riflettere.

Articolo rivista (E&M - 2007/1) Canova Gianni, Salvemini Severino

L’odore dei soldi

In una Milano livida e stremata, un’umanità infelice insegue ad ogni costo il fantasma del denaro: A casa nostra di Francesca Comencini ripropone alcuni dei pregiudizi più radicati con cui spesso nel nostro paese viene demonizzata la ricerca del benessere e della ricchezza.

Articolo rivista (E&M - 2015/05) Canova Gianni, Salvemini Severino

Whiplash. Se non sanguini, non ce la fai

Raccontando il feroce rapporto che lega un aspirante batterista di New York al suo esigente e forse un po’ sadico maestro, Whiplash di Damien Chazelle ci offre un’interessante parabola sulla formazione, ma anche un apologo sulla leadership e un racconto sui modi e le forme con cui si esercitano, oggi, il potere e l’influenza.

Articolo rivista (E&M - 2010/1) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il postino e il calciatore

Il mio amico Eric di Ken Loach mette in scena la strana relazione fra un uomo comune, in crisi, e il suo idolo sportivo che gli appare come un fantasma e si prende cura di lui. Al di là della relazione sportiva e divistica, il film si offre come metafora di uno dei possibili modi di affrontare la “crisi” con cui l’Occidente è chiamato a fare i conti.

Articolo rivista (E&M - 2002/3) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il lavoro dei mostri

Monsters & Co., prodotto da John Lasseter, prova a rappresentare con la tecnica dell’animazione digitale un modello di organizzazione produttiva: una fabbrica dove si lavora secondo i classici canoni fordisti, ma per produrre qualcosa di assolutamente immateriale.

Articolo rivista (E&M - 2003/3) Canova Gianni, Salvemini Severino

Colletti bianchi: dal mestiere tecnico al mestiere sociale

A proposito di Schmidt di Alexander Payne, interpretato da uno strepitoso Jack Nicholson, mette a fuoco il dramma di un dirigente nel momento in cui lascia il lavoro per andare in pensione. Nello stesso tempo fa intravvedere un mutamento epocale nell’approccio alla professione.

Articolo rivista (E&M - 2013/2) Canova Gianni, Salvemini Severino

La migliore offerta. Reputazione e falsificazione

Attraverso la sorprendente vicenda di un battitore d’aste che cade in una trappola analoga a quella in cui lui faceva cadere i suoi clienti, il nuovo film di Giuseppe Tornatore costruisce un appassionante congegno narrativo che si interroga sul valore della reputazione e sui modi attraverso cui distinguere verità e falsificazione.

Articolo rivista (E&M - 2014/02) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il capitale umano. Il codice a barre della vita

Al di là delle polemiche spesso pretestuose, il nuovo film di Paolo Virzì Il capitale umano traccia un quadro fosco della borghesia di una delle zone più ricche e produttive del paese. E invita a interrogarci su come, quando e perché l’accumulo di capitale umano abbia perso ogni collegamento con la crescita sociale ed economica del paese.

Articolo rivista (E&M - 2011/03) Canova Gianni

Lotta di classe, scontro di sessi

Nel 1968 la lotta di 187 operaie della Ford in una fabbrica dell’Essex britannico pone le basi per la riforma legislativa che sancisce la parità giuridica e salariale fra uomini e donne. Il film di Nigel Cole We Want Sex ricostruisce con rigore storico e documentale quell’episodio sindacale, facendone però un “caso” utile a riflettere anche sul nostro presente e sul ruolo delle donne nelle ...

Articolo rivista (E&M - 2007/2) Canova Gianni, Salvemini Severino

Il broker e il vignaiolo

Che rapporto c’è fra il mestiere di un cinico broker della City londinese e la rilassata attività di un vignaiolo provenzale? In apparenza, sono due mondi antitetici. Ma a volte le apparenze ingannano. Come dimostra Un’ottima annata - A Good Year, l’ultimo film del regista inglese Ridley Scott.