Appunti del direttore

13/04/2016 Guido Corbetta

Mescolare gli ingredienti giusti per un passaggio generazionale vincente

In occasione del Festival Città Impresa di Vicenza, ho coordinato un seminario sul passaggio generazionale in azienda, uno dei due eventi organizzati da Economia & Management durante il festival. Il tema è di grande attualità: nei prossimi dieci anni, due milioni di aziende italiane dovranno gestire un ricambio al vertice di questo tipo. Eppure, in molte imprese la questione non viene affrontata con la dovuta tempestività, cosicché ogni anno decine di migliaia di aziende italiane chiudono proprio perché non sono riuscite a gestire nella maniera adeguata questo cambiamento.

A discutere di come affrontare con successo il passaggio generazionale abbiamo invitato tre imprenditori che hanno portato le loro esperienze di aziende familiari in stadi evolutivi diversi (un’azienda alla prima generazione imprenditoriale, una alla seconda e una alla terza).

Tre ingredienti in particolare, tra loro interconnessi, sono stati portati all’attenzione di tutti dagli imprenditori:

  1. la consapevolezza. Per poter affrontare con successo il passaggio generazionale, bisogna anzitutto prendere atto che il problema esiste, e quindi prepararsi ad affrontarlo in tempo utile;
  2. la pianificazione. Per dirla con le parole di uno degli imprenditori, una volta riconosciuto il problema, è bene iniziare a raccogliere da subito in un’apposita «cartellina» una serie di idee, consigli, stimoli e riflessioni, che aiuteranno a gestire il processo all’interno dell'azienda (e della famiglia);
  3. il focus sul processo, oltre che sull’obiettivo. Il passaggio generazionale non è semplicemente un obiettivo che può essere conseguito dall’oggi al domani: è un processo, lungo e complicato, in cui è necessario investire tempo ed energie, anche da un punto di vista emotivo.

Penso che avviare una riflessione su questi punti sia cruciale: ecco perché presentiamo su E&MPLUS un ampio reportage da Vicenza che ci auguriamo faccia da stimolo al dibattito con i nostri lettori.

GuidoCorbetta