Appunti del direttore

09/03/2016 Guido Corbetta

Benvenuti a Teheran

Qualche mese fa ho avuto l’occasione di recarmi in Iran, a Teheran, per incontrare alcuni imprenditori. Nonostante fossero ancora in vigore le sanzioni internazionali, l’impressione che ho avuto è stata quella di un paese con un grande potenziale. Ho percepito un desiderio diffuso di ripartire e aprirsi al mondo: molti di quelli con cui abbiamo avuto modo di parlare sono giovani (tra i 30 e i 40 anni) e molto ben istruiti. Mi ha anche colpito la presenza di numerose imprenditrici.

Vorrei qui soffermarmi sugli aspetti culturali. Per poter iniziare a lavorare in Iran, credo sia indispensabile cercare di capire la cultura del paese, e il modo in cui impatta sulle attività d’impresa. Un esempio su tutti: l’importanza delle relazioni familiari e intergenerazionali nella direzione aziendale. Tra le persone con cui ho parlato, è venuto a trovarci un giovane imprenditore, accompagnato dalla madre, che ci ha raccontato delle sue difficoltà a trovare uno spazio e un ruolo proprio per emergere e affermarsi nell’azienda paterna. Dinamiche, mi pare, non così distanti da quelle che affrontano i giovani imprenditori italiani.

L’Iran è certamente un mercato che apre grandi opportunità. Non bisogna però lanciarsi in avventure improvvisate: prima di fare affari nel paese, è bene prepararsi adeguatamente e prendere consapevolezza di alcune possibili criticità che caratterizzano il contesto iraniano. Credo siano utili, a questo proposito, i contributi su fare #businessiniran che proporremo su E&MPLUS dalla settimana prossima.

GuidoCorbetta